(ANSA) - NAPOLI, 18 FEB - E' tornato a casa, tra le mura
dell'Accademia di Belle Arti di Napoli, dopo 45 anni, l'olio su
tela raffigurante 'Putti danzanti in paesaggio arcadico' del
pittore veneziano Giulio Carpioni. L'opera era stata rubata nel
1975 ed è stata recuperata dal Nucleo Carabinieri Tutela
Patrimonio Culturale di Udine nell'ambito dell'operazione
internazionale coordinata da Europol denominata Pandora IV,
finalizzata al contrasto del traffico illecito di beni
culturali.
''Esprimo la mia e la nostra gratitudine a chi lavora perché
avvengano simili prodigi - ha detto il presidente
dell'Accademia, Giulio Baffi, oggi in un incontro - che sono il
frutto di un percorso complicato, di un lavoro faticoso e di un
occhio attento e scrupoloso''. Il dipinto - come ha spiegato il
maggiore Lorenzo Pella, comandante del Nucleo Carabinieri Tutela
Patrimonio Culturale di Udine - acquistato in una casa d'aste a
Vienna, era stato localizzato presso un gallerista di Padova.
L'indagine è durata un paio di anni. Un primo monitoraggio
effettuato nel gennaio 2018 attraverso i siti web che trattano
la compravendita di oggetti d'arte aveva fatto risaltare
all'occhio il dipinto ''per bellezza e per fattura'' e in
conseguenza di ciò sono stati avviati riscontri con le
informazioni contenute nella Banca Dati dei beni culturali
illecitamente sottratti gestita dal Comando Carabinieri Tutela
del Patrimonio culturale.
Verifiche che hanno consentito di appurare la perfetta
corrispondenza tra il dipinto oggetto di indagine e quello
sottratto all'Accademia. ''Le indagini - ha sottolineato il
comandante Pella - sono ancora in corso, ma al momento riteniamo
che sia il mandatario alla vendita sia l'acquirente abbiano
agito in buona fede''. L'opera, risalente all'epoca barocca e in
ottime condizioni, ha un valore di 30mila euro.
''La nostra Istituzione continua a collaborare con chi ha il
compito e la possibilità di tutelare il patrimonio - ha concluso
il direttore dell'Accademia, Giuseppe Gaeta - li ritengo degli
eroi perché il loro lavoro consente di restituire beni non solo
alla nostra Istituzione pubblica ma alla collettività''. Secondo
quanto riferito, il business legato al commercio illegale di
oggetti d'arte costituisce sempre di più un mercato che
arricchisce le organizzazioni criminali e si pone dietro solo al
traffico d'armi e di sostanze stupefacenti. (ANSA).
Accademia Belle Arti Napoli, Cc riconsegnano dipinto rubato
Olio su tela di Giulio Carpioni trafugato nel 1975