(ANSA) - ROMA, 29 FEB - C' è la mano dell' inventore di un
marchio della moda molto in voga negli anni Ottanta dietro la
banca dati del Futurismo, che mette a disposizione di musei e
curatori di mostre oltre 1500 opere certificate e catalogate di
artisti grandi e poco conosciuti affascinati dalla strada
indicata da Filippo Tommaso Marinetti. Futur-ism, il sito dell'
Avanguardia, spegne quest' anno le sue venti candeline, cambia
veste grafica e festeggerà dedicando in aprile una grande mostra
a Giacomo Balla, il maestro indiscusso del movimento. Massimo
Carpi gettò le basi di questa vera miniera di capolavori nel
2000, quando già da tempo si era fatto un nome come uno tra i
più importanti collezionisti italiani di arte moderna. "Il mio
primo quadro - racconta - fu un Mirò senza titolo che pagai 60
milioni, quanto mi costò la casa che avevo appena comprato. L'
ho rivenduto e oggi avrà un valore di almeno tre milioni e mezzo
di euro". La sua raccolta di trofei conta oggi pezzi da novanta
pezzi dei grandi maestri futuristi delle origini, Balla,
Boccioni, Carrà, Russolo, Severini, ai quali si sono aggiunti i
nomi di spicco degli anni Venti e Trenta, da Depero a
Prampolini, Dottori, Crali , Baldessari, Tato. A consigliargli
di puntare su pezzi di grande pregio fu Enrico Crispolti,
autorità della critica d'arte e uno dei massimi esperti di
Futurismo. "Diventai il suo 'cocchetto', mi consigliava in ogni
modo e mi fece conoscere le figlie di Balla, Luce ed Elica. Da
loro acquistai una cartolina, che ho ancora, donata dall'
artista nel 1918 al chirurgo Neuschuler che aveva operato la
madre". Carpi fece altri acquisti e quando la sua collezione
ebbe un certo peso i curatori di mostre cominciarono a
chiedergli opere in prestito. Pensò quindi di creare una
associazione di collezionisti per facilitare la ricerca delle
opere da proporre ai musei e agli organizzatori delle rassegne.
Oggi gli associati sono 150. Futuris-ism offre anche consulenza
e perizie per l' attribuzione, la certificazione e la stima
delle opere ed è la memoria storica delle 155 mostre sul
futurismo organizzate grazie al suo contributo". (ANSA).
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