(ANSA) - VENEZIA, 25 SET - Il baratto per rilanciare il
"sistema" dell'arte, per aprire una strada di rapporto diretto
tra artista e collezionista non mediato dal denaro ma dallo
scambio di beni primari: "vuoi un mio disegno? Un quadro?" in
cambio chiedo "una Vespa 50 Special", "l'estrazione del dente
del giudizio", "imparare a memoria una poesia e recitarla
assieme". Una quarantina di giovani artisti, tra i quali nomi
più noti, come Giorgio Andreatta Calo', Bianco Valente o Paola
Angelini, hanno risposto all'inusuale progetto della "School for
Curatorial Studies Venice" di mettere a disposizione un lavoro e
di accompagnarlo non con una proposta di denaro ma di
appagamento di un desiderio o di coinvolgimento diretto di colui
che acquisisce l'opera in una performance artistica.
Arte torna al baratto, opere in cambio di oggetti o tempo
40 artisti per progetto curatoriale 'whatever it takes'