(ANSA) - ROMA, 04 FEB - Napoleone, il condottiero.
L'imperatore. Certo. Ma anche l'uomo che ben conosceva il potere
dell'arte e della riscoperta dell'antico. In occasione del
bicentenario della morte di Bonaparte, è proprio a "Napoleone e
il mito di Roma" che il Museo dei Fori Imperiali ai Mercati di
Traiano dedica la mostra della "riapertura" (da oggi fino al
30/5). Un viaggio lungo oltre 100 opere tra sculture, dipinti,
stampe, medaglie, gemme e oggetti di arte cosiddetta "minore",
in gran parte in arrivo dalle Collezioni Capitoline ma con
prestiti importanti come il busto in bronzo dal Louvre o il
fregio con il Trionfo di Alessandro Magno a Babilonia dai Musei
Civici di Pavia e realizzato per il Quirinale (che avrebbe
dovuto diventare il palazzo dell'imperatore). "Una mostra -
racconta all'ANSA Simone Pastor, curatore insieme a Claudio
Parisi Presicce, Massimiliano Munzi e Nicoletta Bernacchio - che
approfitta di Napoleone per parlare dell'antico e dei suoi
modelli. Una sorta di Napoleone allo specchio, visto attraverso
gli occhi di Augusto, Alessandro Magno, Giulio Cesare. E' un
taglio di racconto completamente differente, che lega la mostra
ancora di più al luogo. Fu proprio il governo napoleonico,
infatti, tra il 1811 e il 1814, a dare il via agli sterramenti
per liberare l'area a sud della Colonna di Traiano, già presa a
modello per la realizzazione per la Colonna Vendôme a Parigi".
Tre le sezioni, dedicate a Napoleone e il mondo classico,
Napoleone con l'Italia e Roma e i modelli antichi nell'arte e
nell'epopea napoleonica. "C'è tutto il rapporto di Napoleone con
questa città, dove non arrivò mai, e la romanità - aggiunge la
soprintendente capitolina Maria Vittoria Marini Clarelli - La
mostra ci accompagnerà fino alla data letale del 5 maggio". Nel
frattempo, "anche noi saremmo molto felici di poter aprire nel
week end. Sarebbe tra l'altro un modo per distribuire
maggiormente e in più luoghi il pubblico". (ANSA).
Napoleone e il mito di Roma ai Mercati di Traiano
Per 200/o della morte, Bonaparte visto con occhi dell'antico