(ANSA) - TORINO, 22 MAR - Rinascono le Pescherie di Levante di Giulio Romano a Mantova, l'unico edificio a conservare ancora nella facciata le tecniche originali dell'architetto allievo di Raffaello. Da tempo non era più accessibile ai visitatori e versava in pessime condizioni di conservazione.
Il progetto di restauro, che complessivamente avrà una portata di oltre un milione di euro, ha già recuperato l'accesso al Rio; è in corso la seconda fase del restauro, che riguarderà la Loggia e la sala soprastante, con l'obiettivo di rendere le Pescherie un punto di incontro tra i cittadini e il territorio.
Alla ricostruzione sta contribuendo, in maniera fondamentale, un gruppo di imprenditori visionari del mantovano che, nonostante le difficoltà del periodo storico, ha deciso di investire complessivamente 250.000 euro nella cultura. Tra i sostenitori Guido Rovesta, amministratore delegato di Finservice, i fratelli Roberto e Katja Acquaroli di Sapiens, Angela Picozzi di Castor, azienda che opera nel settore della prototipia, la società Abaco, specializzata in soluzioni software per la gestione e il controllo delle risorse territoriali.
Per lungo tempo le Pescherie - una sorta di Ponte di Rialto Mantovano - hanno versato in stato di abbandono e hanno bisogno di un significativo intervento di restauro. Per realizzarlo è nata la Fondazione delle Pescherie di Giulio Romano, costituita dall'Associazione Amici di Palazzo Te e dei Musei Mantovani e da un gruppo di privati cittadini per scongiurare il rischio di vendita ai privati dell'edificio, che era stato messo all'asta dal Comune di Mantova. (ANSA).
Al via seconda fase recupero Pescherie Giulio Romano Mantova
Finanziamento da 250.000 euro da imprenditori del territorio