(ANSA) - ROMA, 11 APR - Cosa possono avere in comune un
arazzo di lana e seta, un algoritmo generativo e l'estinzione
delle tigri? E' folle ipotizzare nuove forme di socialità
partendo dallo studio delle barriere coralline? E che suono
hanno le mutazioni del codice genetico? Il protagonista di un
videogame può aver dubbi sulla propria esistenza? Domande
bizzarre, ma risposte non impossibili a scorrere le opere (e le
riflessioni) di Re:Humanism - Re:define the Boundaries, mostra
collettiva dedicata al rapporto fra Intelligenza artificiale e
arte contemporanea, in arrivo dal 5 al 30 maggio al MAXXI, il
Museo nazionale delle Arti del XXI secolo a Roma.
Curata da Daniela Cotimbo e realizzata con il sostegno di Alan
Advantage, l'esposizione raccoglie le dieci opere finaliste
della seconda edizione del Re:Humanism Art Prize, più il
progetto firmato da Francesco Luzzana, vincitore dello speciale
Romaeuropa Digitalive Prize, che verrà invece presentato al
festival nell'autunno 2021.
Re:Humanism, l'arte tra coralli e Artificial Intelligence
Da 5/5 al Maxxi, 10 opere finaliste seconda edizione del Premio