(ANSA) - ROMA, 01 LUG - Un giovane Mussolini arrestato nel
1915 in un comizio interventista a Roma e, una volta diventato
Duce, ritratto mentre trebbia il grano o intento a prendere in
braccio la piccola orfana di un legionario caduto nella guerra
di Spagna. E poi, soldati feriti che ascoltano notizie alla
radio, anziani in coda allo sportello per il Prestito Nazionale
e il trasporto della salma di Giacomo Matteotti nel 1924.
Accanto a questo Pastorel, classe 1888, non dimenticò mai di
raccontare il Paese in quegli anni difficili, catturando gli
istanti di vita quotidiana dei cittadini, le nuove abitudini, i
fatti di cronaca, i grandi personaggi. Nel percorso, oltre a
filmati d'archivio, documenti e oggetti personali, sono esposti
oltre 80 scatti provenienti dall'Archivio storico Luce e da
altri importanti fondi, come l'Archivio Fotografico Storico del
Museo di Roma, e gli archivi Farabola, Vania Colasanti,
Fondazione Turati. (ANSA).
Porry-Pastorel, il padre del fotogiornalismo a Roma
In 80 scatti i retroscena del potere e l'Italia del Fascismo