(ANSA) - ROMA, 23 LUG -I cento volti di Fausto Pirandello. Nella sua lunga carriera il pittore romano fece di sé uno degli argomenti peculiari della sua ricerca artistica.
La mostra - curata dal giovare direttore del Museo Manuel Carrera - raccoglie trenta opere provenienti da importanti collezioni pubbliche e private, tra cui l'acquerello appartenente alle raccolte civiche della città di Tarquinia, donato nel 2007 dal figlio, Pierluigi Pirandello, anch' egli così legato ad Anticoli Corrado da chiedere di esservi sepolto.
Alle collezioni del Museo si aggiungerà anche un nuovo autoritratto, donato dalla moglie di Pierluigi, Giovanna Carlino. La riflessione sul tema dell' autoritratto consente di indagare l' evoluzione del lavoro di Fausto Pirandello dal segno analitico degli anni della formazione con Sigmund Lipinsky alla scomposizione cubista del dopoguerra, passando dall'espressionismo intriso di valori tonali del periodo della Scuola romana, fino al ritorno ad una realtà oggettiva, ma esasperata, della maturità. ''Fausto Pirandello è tuttora difficile da etichettare - spiega Carrera - . Non fu mai un astrattista totale, soprattutto negli autoritratti ha sempre mantenuto una 'riconoscibilità' . Il suo stile è frutto di una ricerca e di un linguaggio personali. Per me è uno dei più grandi pittori del '900 italiano. Ha fatto fatica, soprattutto dopo la morte del nonno, a trovare spazio, anche se i riconoscimenti non gli sono mancati''.
Accanto alle opere, il racconto procede con fotografie d'epoca, tra cui i celebri ritratti eseguiti dal pittore e fotografo Emanuele Cavalli, e documenti inediti provenienti dall'archivio della Fondazione Fausto Pirandello. La mostra è accompagnata dalla monografia di Carrera dedicata agli autoritratti di Pirandello pubblicata da De Luca Editori d'Arte. Con il supporto di opere e documenti inediti (tra cui brani tratti dai diari in cui l'artista annotava il progresso del proprio lavoro), il saggio propone una nuova lettura della figurazione di Pirandello, contribuendo a rivedere e puntualizzare dati finora ambigui, quali la datazione di alcuni autoritratti, la cronologia di interventi e ritocchi su importanti dipinti e le ragioni della presenza di più versioni di uno stesso quadro.
Dopo la prima rassegna che risale al 2009, Anticoli Corrado ha reso omaggio a Fausto Pirandello anche nel 2018 con una mostra di ritratti, paesaggi, nudi e nature morte voluta da Giovanna Carlino per ricordare l' impegno profuso per tanti anni dal marito perché fosse riconosciuto e apprezzato il talento del padre pittore, anche attraverso la Fondazione da lui creata nel 2011.
I volti di Fausto Pirandello, così si vedeva l'artista
Al museo di Anticoli Corrado gli autoritratti dal 1921 al 1972