IL CAIRO - L'Egitto ha realizzato un'altra traslazione spettacolare, ma stavolta soprattutto tecnicamente impegnativa: dopo le mummie regali della scorsa primavera, ora c'è stato lo spostamento dell'enorme e ancora intatta "barca solare" del faraone Cheope verso il nuovo Grande Museo Egizio (Gem) vicino alle piramidi di Giza. Si tratta di un'imbarcazione egizia di circa 4.600 anni fa che il ministero delle Antichità egiziano presenta come "il più grande e antico manufatto in legno della storia dell'umanità".
Con un'operazione preparata per quasi un anno la nave è stata trasferita in 48 ore da un museo ad essa dedicato, ma chiuso dall'agosto scorso, al Gem di prossima ma imprecisata inaugurazione alla periferia ovest del Cairo. Spostare di 7,5 km, senza smontarla, la delicatissima nave lunga 42 metri e del peso di 20 tonnellate è stato "uno dei più importanti, impegnativi e rari progetti di archeologia e ingegneria" mai realizzati, ha sostenuto il Sovrintendente capo dell'allestimento del Gem, il general maggiore Atef Motfah, annunciando il successo dell'operazione. Il veicolo pilotato a distanza era scenograficamente addobbato con la luminosa stilizzazione di una nave egizia e decorazioni piramidali. Il mezzo su ruote è stato fatto venire dal Belgio per risparmiare alla nave "qualsiasi vibrazione", anche grazie all'uso di "schiume speciali" e di un monitoraggio continuo di temperatura e percentuali di umidità. La nave, all'interno di un container di metallo, è stata in movimento per dieci ore da venerdì sera. L
'imbarcazione era stata scoperta nel 1954 all'angolo meridionale della Grande piramide, quella appunto di "Khufu", il faraone della IV dinastia più noto col nome ellenizzato di "Cheope". Questa e altre "barche solari" erano interrate a fianco delle camere funerarie regali perché concepite al fine di trasportare i faraoni defunti nell'Aldilà. L'Egitto sta puntando sull'archeologia per rilanciare il settore turistico, grande fonte di valuta pregiata e motore di 15% del suo Pil, ma affossato da un decennio di rivoluzioni, attentati terroristici e, ora, di pandemia. In aprile c'era stata la spettacolare traslazione di 22 mummie di re e regine dell'Egitto antico, tra cui quella dell'iconico Ramesse II, dal Museo egizio di piazza Tahrir a quello nazionale della civilizzazione egiziana (Nmec). Ad accogliere il corteo di sarcofagi in diretta tv, tra fasci di luce, musica marziale e salve di cannoni, spiccava il presidente ed ex-generale Abdel Fattah al-Sisi.
Leggi l'articolo completo su ANSA.it