(ANSA) - ROMA, 19 AGO - La vittoria è arrivata qualche giorno
fa, pubblicata sull'edizione online di The Art Newspaper , ma
volutamente tenuta in sordina dai tre musei capofila della
battaglia che dopo l'onta di essere stati coinvolti loro
malgrado in un'operazione commerciale a sfondo hot, si rifiutano
ora di fare pubblicità al sito di video pornografici più
cliccato al mondo. Intanto però Pornhub, che a fine luglio
aveva lanciato con grande clamore la sua Classic Nudes, una
guida dei quadri più erotici coinvolgendo opere celeberrime
dell'arte mondiale in video a luci rosse, è stato costretto ad
una marcia indietro ritirando almeno i filmati relativi alle
opere del Louvre, del Prado e degli Uffizi, i tre musei che per
primi hanno alzato la voce minacciando il ricorso ad azioni
legali puntate innanzitutto sulle regole del diritto d'autore.
In particolare, gli Uffizi si sono opposti all'uso da parte di
Pornhub della "Venere di Urbino" di Tiziano che era stata usata
in una ricostruzione pornografica con una coppia amatoriale di
adulti. E poi per difendere la Venere di Botticelli replicata
sulla guida di Pornhub da una performance di Ilona Staller, in
arte Cicciolina icona dell'hardcore anni '80 ed ex moglie di
Jeff Koons, l'artista visivo più pagato al mondo. In Italia il
codice dei beni culturali consente l'uso a fini commerciali
delle immagini di un museo (opere comprese) purché ci sia però
l'approvazione del museo al quale spetta il diritto di stabilire
le modalità e di chiedere anche il pagamento di un canone.
Autorizzazione che nel caso del museo fiorentino non era stata
né richiesta né accordata.
Da The Art Newspaper fanno notare però che su Classic Nudes
sono rimasti ancora altri video legati ad altri musei tra cui
il Musée d'Orsay di Parigi, la National Gallery di Londra e il
Metropolitan Museum of Art di New York. (ANSA).
Dal Prado al Louvre e Uffizi, è vittoria su Pornhub
Ottenuto ritiro dei video da sito hot, ora tocca al Met e altri