(ANSA) - CAMOGLI, 14 SET - I sommozzatori della Guardia di
finanza, dei Carabinieri, della Polizia di Stato (Cnes) e gli
uomini del Gruppo Operativo Subacquei del Comando Subacquei
Incursori della Marina Militare con il supporto logistico della
Guardia Costiera di S.Margherita Ligure si sono alternati il 14
settembre nell'opera di manutenzione e ripulitura del Cristo
degli Abissi, l'opera in bronzo che si trova a 18 metri di
profondità nella baia antistante San Fruttuoso di Camogli
(Genova) in memoria di tutte le vite perse in mare.
L'operazione di ripulitura è stata eseguita con il
coordinamento del servizio tecnico di archeologia subacquea
della Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio di
Genova e la provincia della Spezia. Quest'anno i sommozzatori
della Gdf hanno avuto il ruolo di regia operativa, con la messa
a disposizione di una idropulitrice hitech che lavora con acqua
in pressione a effetto cavitazionale. Alessandra Cabella della
Soprintendenza ha dettagliato le modalità, la distanza da tenere
a seconda delle varie parti della statua, soprattutto per le
parti più delicate, specialmente le mani: una infatti era già
stata staccata e riapplicata nel corso di un restauro nel 2004.
"E' un bronzo sofferente perché assottigliato e rovinato per
decenni da indiscriminati colpi di spazzola metallica - ha detto
Alessandra Cabella - ed è'vittima' delle correnti galvaniche
create in mare dal contatto col ferro all'interno del
calcestruzzo posto dentro la statua, nata cava. Oltre alla
peculiarità degli aspetti tecnici e all'unicità di un simile
intervento conservativo - scrive ancora Cabella -, il lavoro
interforze sul Cristo degli Abissi ha un valore culturale e un
plusvalore simbolico, un patrimonio di devozione e amore per il
mare comune a ogni uomo". La statua annovera alcuni record: tra
questi, è il punto che registra il maggior numero di immersioni
nel Mediterraneo. (ANSA).
Operazione Interforze-Soprintendenza per pulire Cristo Abissi
Cabella, lavoro di valore simbolico enorme