(ANSA) - TORINO, 03 NOV - Dove durante la guerra vennero
reclusi e torturati in modo atroce soldati e partigiani, a
Torino nella caserma Lamarmora di via Asti, da domani il
pubblico può godere di Flashback, una delle più originali fiere
d'arte italiana.
Uno spazio enorme di proprietà del demanio, che potrebbe
anche diventare sede fissa della fiera, giunta alla sua 9/a
edizione. Quest'anno le due coraggiose direttrici, Ginevra Pucci
e Stefania Poddighe, hanno scelto il titolo 'Zona franca', per
rappresentare una zona che vuole superare i confini, quelli del
tempo, facendo dialogare un passato che mai potrà essere
scordato e il presente, e del pensiero artistico, per sua natura
senza barriere.
L'allestimento, curato dai due architetti de Laugier e
Isola, mette in dialogo la struttura con il suo contenuto. In un
tripudio di rosso, il colore caldo e appariscente dei tappeti
lungo tutta l'esposizione, come fosse un teatro, e di celeste,
il colore del cielo, della poesia, della mente, Flashback
immerge il visitatore in duemila anni di arte. Con l'unico
denominatore comune della ricerca umana di significati, anche
scandagliando ciò che è dimenticato e ai margini.
All'entrata un gigantesco Artgate impone di scegliere di
andare a destra o sinistra, percorso A o B sui quali si
distribuiscono le opere di 35 gallerie anche di grande valore,
sia economico sia storico, come una tela di Carlo Levi del 1954,
una statua in cera di Medardo Rosso, lavori di Sironi, Burri,
Severini, Paladino e tanti altri. (ANSA).
Arte: Flashback indaga il mondo ai margini e dimenticato
Nella Caserma di via Asti, teatro di torture durante la guerra