Cultura

Mosaici e Madonne, ecco i tesori "in ostaggio" dei ladri

Dai carabinieri Tpc il bollettino delle opere scomparse

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 23 MAR - La Santa Maria della Luce di Luca Giordano (1634-1705) fatta sparire nel 1971 dalla Chiesa di Santa Maria della Luce di Mattinata in provincia di Foggia, il ritratto a mosaico di un giudice di gara strappato negli anni '80 dalle terme romane di via Severiana, un dipinto a olio con la Visitazione attribuito a Claudio Ridolfi (1570-1644), rubato nel 2018 in un'abitazione privata. Torna con una nuova edizione, la numero 43, il Bollettino dell'arte in ostaggio dei carabinieri dei beni culturali (Tpc) e si riaccendono i riflettori sulle tante opere d'arte strappate a chiese, musei, gallerie, privati.
    Opere "non perdute ma tenute in ostaggio", fanno notare gli investigatori, sottolineando come anche grazie alla diffusione delle immagini e delle notizie e della incredibile banca dati messa insieme nei decenni dal Comando dei carabinieri per la tutela del patrimonio culturale, siano state recuperate tante meraviglie, in tutto - come documenta l'ultimo documento allegato - 131 tra statue, dipinti, disegni, gioielli e altri oggetti d'arte. E la speranza di recuperare i tesori del patrimonio riguarda anche i cosiddetti Most Wanted, ovvero la lista dei 14 preziosissimi capolavori da sempre più ricercati.
    Un elenco di meraviglie strappate alla collettività che si apre con la celeberrima Natività del Caravaggio, portata via una notte di ottobre del 1969, si disse per conto della mafia, dall'Oratorio di San Lorenzo a Palermo, e si chiude con il Compianto sul Cristo morto rubato nel luglio del 1974 dal Museo Broletto di Novara. In mezzo tanti altri tesori, da una sanguigna su carta di Leonardo da Vinci trafugata nel maggio del 1973 dal Museo Baroffio di Varese al Bambinello dorato della chiesa dell'Ara Coeli a Roma, che sparì nel febbraio del '94. Dalla tenerissima Madonna dell'orto di Giovanni Bellini, soffiata nel marzo del 1993 alla chiesa omonima di Venezia al doppio acquarello di Paul Cezanne rubato nel gennaio del 1992 alla Galleria Nazionale dell'arte moderna di Roma. Anche per loro le indagini rimangono sempre aperte. (ANSA).
   

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