Cultura

Scoperti i resti dell'antica Delizia Estense scomparsa

Studenti e volontari trovano mattoni anneriti incendio del 1632

Redazione Ansa

(ANSA) - FERRARA, 07 NOV - Sono stati trovati i resti della Delizia estense di Belfiore, a Ferrara, distrutta da un incendio del 1632 e originariamente collocata nell'attuale area, di circa un ettaro e mezzo, a nord ovest dell'ultimo tratto di corso Ercole I d'Este. A imbattersi nelle scoperte - a sole tre settimane dall'avvio dei lavori - sono stati gli studenti dei licei Ariosto e Roiti e i volontari del Gruppo Archeologico Ferrarese, che aderiscono al progetto di archeologia partecipata "Che Delizia Belfiore!" ideato e diretto dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio con il sostegno del Comune, che ha investito 37. 500 euro. Il sindaco Alan Fabbri ha dato il via agli scavi il 20 ottobre.
    Tolti i primi livelli di appianamento degli strati, risalenti a epoche successive alla distruzione della Delizia, i primi resti della residenza monumentale estense andata perduta sono già emersi nel saggio di scavo più a nord dell'area. Si notano addirittura i mattoni rimasti anneriti dopo essere stati avvolti dalle fiamme di quasi quattro secoli fa. Sono state rinvenute anche porzioni di colonne, archetti, pavimenti, tutti in laterizio. E anche un frammento di affresco che potrebbe essere attribuibile al XV secolo, ma saranno i successivi approfondimenti a rivelarlo con precisione, e ceramiche riconducibili alla metà del 1400. "È come se, attraverso l'indagine archeologica, fossimo già dentro l'edificio distrutto dalle fiamme", commenta Chiara Guarnieri della Soprintendenza.
    "Un risultato sorprendente, perché in poco tempo ci ha già consentito di entrare nei resti della delizia. Mancano ancora due settimane alla fine della prima campagna di scavi, ci aspettiamo ulteriori novità. E stiamo già organizzando la fase successiva, che prevede il lavaggio dei materiali rinvenuti, le siglature, i disegni, le classificazioni". "Siamo felici che ad essere protagonisti di queste scoperte siano gli studenti e i volontari - commenta il sindaco Fabbri - Ferrara ritrova il suo passato e aggiunge importanti elementi al grande puzzle della conoscenza, attraverso l'attività dei ragazzi, dei cittadini".
    (ANSA).
   

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