Cultura

Una Monna Lisa contro gli imbrattatori, live-show di TvBoy

Street artist in azione a Roma all'inaugurazione di una galleria

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 23 NOV - Una Monna Lisa che spunta dalla cornice del celebre quadro in t-shirt bianca con la scritta 'Just Save Art' e nella mano destra un barattolo di pomodori di una famosa marca straniera sporcato da un lancio di vernice rossa. Lo street artist italiano TvBoy ha costruito così, dal vivo, il suo intervento contro le incursioni degli imbrattatori di importanti opere d'arte in vari musei per richiamare l'attenzione sulla crisi climatica.
    Occasione della performance, il 22 novembre a Roma, l'inaugurazione di una nuova sede della Galleria Deodato Arte, in via Giulia. TvBoy, nome d'arte di Salvatore Benintende, in pochi minuti ha incollato l'immagine del celebre quadro e della Gioconda 'rivisitata' ritoccandola poi con la vernice rossa per citare gli sfregi e firmandola in basso. "Come artista ho una sensibilità ai temi dell'ambiente - ha spiegato - ma l'arte è innocente e va lasciata da parte. Dove è il nesso'? Anzi, si corre il rischio contrario di vedere stigmatizzati questi atti come vandalismo. il mio statement quindi è: 'L'arte è innocente, salviamo l'arte, l'arte è non e colpevole'".
    Il Gruppo Deodato - che ha aperto più di dieci spazi tra Italia e Europa - presenta nella capitale alcuni tra gli artisti di maggior rilievo della Pop Art, della Street e Urban Art. In mostra sono a portata di mano le opere più famose di Banksy, i pezzi unici di Mr. Brainwash, gli scatti visionari di David LaChapelle, i ranocchi di Mr. Savethewall e i balloon di Jeff Koons. TvBoy, street artist siciliano ironico e provocatorio, si è affermato nel panorama internazionale ed ha esposto recentemente le sue opere al Mudec di Milano. "Siamo lieti di inserirci finalmente nel panorama delle gallerie romane, nella via più bella del centro storico della Capitale - ha detto Deodato Salafia, fondatore del Gruppo -. La scelta di aprire al pubblico con TVBoy ci è sembrata naturale, perché è proprio sui muri della Capitale che spesso compaiono i suoi murales più provocatori, a commento di fatti politici o di scottanti episodi di cronaca". (ANSA).
   

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