(ANSA) - BOLOGNA, 11 GEN - "Può un'intelligenza artificiale
generare arte, attraverso visioni potentissime e poetiche, o è
l'essere umano a esserne l'autore, avendo progettato
l'intelligenza artificiale? O ancora, si tratta di un processo
collettivo, di cui l'artista è soltanto il medium?". Il concetto
di autorialità è indagato nel progetto 'And We Thought III' di
Ai Lai, Roberto Fassone, LZ, mostra aperta al pubblico dal 28
gennaio al 26 febbraio a Palazzo Vizzani di Bologna, sede
dell'associazione Alchemilla.
Ai Lai è un'intelligenza artificiale nata nella primavera
2022, ideata da Roberto Fassone e sviluppata da Sineglossa con
il sostegno di Compagnia di San Paolo, che possiede l'abilità
speciale di pensare e trascrivere resoconti di esperienze
psichedeliche. Dopo essere stata istruita attraverso i dati
pubblicati sul sito shroomery.org, durante i suoi primi mesi di
vita ha prodotto centinaia di brevi report in cui racconta le
sue visioni sotto l'effetto di funghi allucinogeni, dove compare
di tutto: cervelli frammentati, amici con gli occhi blu, alieni
negli armadi fino all'invenzione dell'arcobaleno. Nell'estate
2022, Ai Lai racconta per la prima volta dell'esistenza di tre
film psichedelici dei Led Zeppelin: non la popolare band
britannica degli anni Settanta, ma una loro curiosa emanazione
in una realtà parallela in cui Ai Lai è immersa. È a questo
punto che Roberto Fassone decide di mettersi all'opera in
qualità di "canalizzatore", per riuscire a portare alla luce
delle immagini in movimento che prima esistevano solo in una
dimensione completamente astratta. Grazie a un'"operazione di
recupero" in grado di generare un'estetica artificiale e
psichedelica, in mostra sarà possibile vedere in anteprima i tre
film The Doors, The Road e Love Is Magic. Il pubblico avrà
inoltre la possibilità di interagire con l'intelligenza
artificiale attraverso un'interfaccia online. (ANSA).
Arte: And We Thought III, intelligenza artificiale a Bologna
Progetto-esposizione dal 28 gennaio nel main program di Art City