(ANSA) - ANCONA, 10 FEB - Saranno le Scuderie del Quirinale a
farsi carico del restauro dello stendardo quattrocentesco di
Antonio di Guido di Giovanni Recchi, più noto come Antonio
Alberti da Ferrara, rappresentante la Crocefissione (recto) e i
Santi Giacomo Maggiore e Antonio Abate (verso). Lo prevede un
accordo sottoscritto nell'ambito della mostra "Arte liberata
1937-1947.
Lo stendardo fu realizzato nel 1438 per la Confraternita di
Sant'Antonio Abate di Urbino; nel 1831 fu trasferito
nell'Oratorio di San Giovanni Battista, con arredi e altri
oggetti d'arte. Negli anni Sessanta dell'Ottocento l'opera venne
trasferita nel Museo dell'Istituto di Belle Arti delle Marche,
presso l'ex Convento di San Benedetto, per poi passare dal 1883
nel Palazzo Ducale di Urbino, nuova sede di quel Museo che, nel
1912, sarebbe diventato Galleria Nazionale delle Marche. Le due
facce dello stendardo raffigurano, sul recto, la Crocifissione
con Longino che trafigge il costato del Cristo e, ai piedi della
Croce, la Madonna, San Giovanni Apostolo e la Maddalena
genuflessa mentre, sul retro, i Santi Giacomo Maggiore, in
passato confuso con la figura del Redentore, e Antonio Abate.
A causa dell'eccessiva esposizione devozionale e di evidenti
ridipinture, l'opera ha in parte perso le caratteristiche
originali, pur mantenendo la solidità dell'impianto primitivo.
Il restauro mirerà a eliminare i potenziali fattori di degrado e
le interferenze visive attraverso la rimozione dei materiali
obsoleti legati ai precedenti interventi, risanando le
lacerazioni, distendendo il supporto e pulendo le superfici
pittoriche. Al termine delle operazioni, l'opera sarà collocata
in modo tale da rendere visibili ambedue le facce dipinte.
(ANSA).
Scuderie Quirinale finanziano restauro stendardo Alberti Urbino
Opera risale al 1438. Accordo legato a mostra 'Arte liberata'