(ANSA) - CAGLIARI, 22 GIU - Steve McCurry è tornato in
Sardegna per un nuovo progetto di cui i dettagli sono ancora
inediti e che ha portato uno tra i più celebri fotografi al
mondo a scoprire la realtà del nuorese, della Barbagia,
dell'oristanese e del Sulcis tra Ottana, Mamoiada, Sedilo,
Cabras, Carloforte e Calasetta.
La visita, durata sei giorni e conclusasi il 18 giugno scorso, è
stata organizzata da Michele Piras e Valerio Atzori di Efficio
Lucem Studio con Eolo Perfido, assistente di McCurry, in
collaborazione con la Film Commission della Regione Sardegna e
con il supporto delle associazioni "Boes e Merdules betzos" di
Ottana e Atzeni di Mamoiada, Matteo Leone e Marco Luxoro.
"A distanza di tre anni, dopo l'incontro post lockdown alla
galleria comunale di Cagliari, il maestro McCurry è tornato in
Sardegna per un confronto immersivo, più diretto con le nostre
comunità e con la ricchezza delle contraddizioni di paesaggio,
storie personali, gesti individuali e riti collettivi, oggetti
di scena e strumenti del quotidiano", spiega il presidente della
Film Commission Gianluca Aste.
Steve McCurry è un punto di riferimento per un larghissimo
pubblico che nelle sue fotografie riconosce un modo di guardare
il nostro tempo. Alcune mostre di grande successo hanno messo in
evidenza vari aspetti della sua attività, ormai quasi
quarantennale. Tra queste, "Steve McCurry - Icons", mostra del
2021 promossa dal Comune di Cagliari e organizzata da Civita
Mostre e Musei Spa, presente per la prima volta sull'Isola con
circa 100 scatti che hanno costituito l'insieme e forse il
meglio della vasta produzione del grande fotografo, a partire
dagli scatti dei primi anni '80 in Afghanistan che hanno
immortalato Sharbat Gula, la ragazza nel campo profughi di
Peshawar in Pakistan diventata un'icona assoluta della
fotografia mondiale. (ANSA).
Il fotografo Steve McCurry in Sardegna per un nuovo progetto
In viaggio per 6 giorni tra Barbagia, Sulcis e oristanese