(ANSA) - PALERMO, 03 LUG - "Non avevo capito di essere ad una
serata ufficiale al MAXXI, ma credevo di essere tra tre amici al
bar, il presidente del Mart, Morgan e io. Ero lì a fare un
teatrino con amici. Il fraintendimento strumentale è scoppiato
poi. Mi dispiace se qualcuno si è offeso, ma ho solo parlato del
mio cancro che ha limitato la mia attività erotica". Il
sottosegretario alla cultura Vittorio Sgarbi è tornato sul caso
scoppiato intorno al suo intervento alla serata di apertura di
Estate al MAXXI il 21 giugno scorso. Lo ha fatto a Palermo nel
corso della presentazione di un nuovo, grande progetto di arte
urbana dell'artista Davide Puma: Manifesto. Amore a cielo
aperto.
"C'erano 300 persone - ha puntualizzato Sgarbi - e un
equivoco è diventato un caso italiano, ha fatto più rumore
dell'incontro tra Fedez e Rosa Chemical. Un prete rimane prete
anche quando è in bagno, e io rimango sottosegretario anche se
parlo e faccio da spalla ad un amico". (ANSA).
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