Cultura

Pd, preservare graffiti e scritte a palazzo Steri a Palermo

Preservare i segni dei prigionieri del Sant'Uffizio

Redazione Ansa

(ANSA) - PALERMO, 05 LUG - Quali azioni concrete ha già intrapreso o intende intraprendere l'Assessorato dei beni culturali della Regione Siciliana per preservare i graffiti e le scritte lasciate dai prigionieri del Santo Uffizio di Palazzo Steri sulle mura delle carceri? Lo chiedono in un'interrogazione i deputato Valentina Chinnici e Fabio Venezia del Pd e sottoscritta dai parlamentari del Partito Democratico all'Assemblea Regionale Siciliana.
    "L'attività di fruizione degli ultimi anni - si legge nell'atto parlamentare - ha messo in secondo piano la necessità di conservazione e tutela di questi preziosi manufatti e la mancata adozione di efficaci sistemi di protezione (dalla umidità del sito, dall'affluenza di visitatori, dalle luci inappropriate) ha prodotto un inarrestabile degrado che progressivamente sta portando alla sparizione dei graffiti, dei disegni e delle scritte (già il 13% del totale risulta illeggibile e in pessime condizioni di conservazione, mentre quello che resta sbiadisce ogni giorno, poiché l'umidità spinge l'intonaco a staccarsi e con i granelli di intonaco cadono anche le parti disegnate o scritte)".
    "Il 9 giugno scorso - continua l'interrogazione - Giovanna Fiume, già docente di Storia moderna presso l'Università di Palermo, nel 2022 nominata dal Rettore Massimo Midiri consulente per la conservazione dei summenzionati graffiti, ha scritto una lettera al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella chiedendo azioni risolutive per porre fine allo stato di degrado testé evidenziato e di prendere il sito sotto l'alta protezione della Presidenza della Repubblica al fine garantire la sua conservazione e di consentirne il lascito ereditario alle future generazioni". (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it