La dead line per il nuovo volto dell'Albergo dei poveri, a Napoli, è fissata per il 2026. Per quella data lo storico edificio settecentesco di piazza Carlo III, a lungo abbandonato, sarà "una grande infrastruttura culturale" che accoglierà al suo interno una moderna biblioteca, una nuova sede del Museo Archeologico di Napoli (Mann), spazi per cinema e teatro, sale per mostre temporanee, aule e uno studentato per l'Università Federico II, spazi per fare impresa e locali per la ristorazione.
Il progetto prevede che alla Federico II e alla Scuola superiore meridionale andrà una superficie di 13mila metri quadri: troveranno spazio un'aula magna, aule per lezioni e studio, laboratori, ma anche uno studentato per complessivi 176 posti letto per dare così una prima risposta alle richieste degli studenti che da tempo protestano contro il caro affitti. Il raddoppio del Mann, invece, potrà contare su una superficie di 10mila metri quadri dove saranno allocate la biglietteria, sale espositive, un bookshop e una caffetteria. Un'altra ampia la di Palazzo Fuga sarà destinata ad accogliere una biblioteca moderna sul modello della Biblioteca nazionale di Parigi. Il progetto prevede che accanto alle tradizionali funzioni, la biblioteca accoglierà un'area digitale, workstation e gaming, sale per corsi, conferenze ed esposizioni temporanee e magazzini librari.
"È un progetto integrato di grande qualità - ha sottolineato il sindaco Manfredi - che ha visto la collaborazione di tante istituzioni, esperti anche internazionali. È una proposta veramente all'avanguardia a livello europeo, tale che trasformerà l'Albergo dei Poveri in una grandissima fabbrica della cultura". L'avvio dei cantieri è previsto tra qualche settimana e si procederà con una cantierizzazione che consentirà degli usi temporanei continui, paralleli alla realizzazione dei lavori così da avere sempre spazi aperti e a disposizione per mostre e altre attività. Un grande progetto che - è stato evidenziato - porterà anche lavoro per le maestranze della città. (ANSA).
A Napoli l'Albergo dei Poveri sarà polo culturale
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