Cultura

All'ateneo di Trieste l'arte abbraccia la disciplina accademica

In mostra 10 opere d'autore nate nelle aule dell'Università

Redazione Ansa

(ANSA) - TRIESTE, 14 NOV - Raccontare attraverso lo sguardo d'artista la ricchezza e la complessità di ogni disciplina accademica, l'unicità e la poliedricità dell'essere umano. E' l'obiettivo della mostra #Sblad - Shine bright like a diamond, Residenze d'artista, allestita all'Università di Trieste e visitabile da domani e per tutto il 2024 in occasione del centenario dell'ateneo.
    Dieci opere di artisti della scena contemporanea sono state installate nelle "stanze d'artista" sugli scaloni dell'edificio centrale di piazzale Europa. Diverse le tecniche utilizzate, dall'installazione al disegno, dal sound design alla scultura, alla fotografia e alla pittura. Per contaminare la propria personale poetica, gli artisti in residenza hanno avuto modo di vivere a stretto contatto con studenti, docenti e ricercatori: ciascuno di loro è stato ospitato da uno dei dieci Dipartimenti da cui ha tratto ispirazione per realizzare un'opera artistica originale.
    A esporre i loro lavori sono Umberto Chiodi, Antonio Della Marina e Alessandra Zucchi, Giulia Iacolutti, Nicola Martini, Ryts Monet, Ruben Montini, Michele Seffino, Michele Spanghero, Aryan Ozmaei, Alba Zari. Curatrice della mostra è Eva Comuzzi.
    "La presenza degli artisti nel nostro ateneo ha piantato semi creativi che sono certo germoglieranno per lungo tempo - ha sottolineato il rettore Roberto Di Lenarda - con questa mostra vogliamo solleticare la capacità critica e stimolare riflessioni anche forti sull'attualità e sul legame tra arte e scienza".
    "La mostra #Sblad è il prodotto di un processo che si è sviluppato e nutrito nel corso delle giornate che gli artisti hanno trascorso all'università - ha spiegato la curatrice Eva Comuzzi - la loro personale ricerca artistica è stata deviata, modificata e arricchita dagli stimoli nati dalla contaminazione trai due mondi anche grazie alla possibilità di interagire con macchinari scientifici e metodologie di lavoro e punti di vista inediti".
    Il progetto è stato realizzato da Università di Trieste - Sistema museale di ateneo con la collaborazione dell'Ente regionale per il patrimonio culturale e l'Agenzia regionale per il diritto allo studio Friuli Venezia Giulia. (ANSA).
   

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