Cultura

In Italia da Kiev 50 capolavori salvati dalla guerra

Sgarbi, "cultura e artisti non devono pagare per le violenze"

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 21 NOV - Arrivano in Italia alcuni dei capolavori della collezione della Galleria Nazionale d'Arte di Kiev che, pur danneggiata da un attacco missilistico, continua a lavorare per far conoscere a livello internazionale il tesori ucraini. Una selezione di opere, circa 50, che hanno come filo conduttore la notte, alludendo, significativamente, al buio in cui è precipitato il Paese in guerra con la Russia saranno esposte in Italia, grazie all'impegno del Mic e del sottosegretario Vittorio Sgarbi. "Non voglio fare considerazioni di tipo storico o politico ma credo che la cultura non debba essere sottoposta alla guerra, né che quello che avviene per la violenza della Russia debba essere fatto pagare agli scrittori, agli artisti, ai musicisti, ai direttori d'orchestra russi e agli sportivi russi. Ma questo è accaduto e sempre accadrà. Questo non toglie che l'occupazione e la violenza oggettiva della guerra voluta da Putin, al di là delle ragioni che l'hanno scatenata, visto che in ogni caso ogni guerra è un errore, ha fatto sì che il patrimonio della Galleria Nazionale di Kiev fosse a rischio. Ora il patrimonio della Galleria nazionale è riparato in Svizzera: è salvo ma non visibile. Questo è il tema su cui sono stato chiamato a dare una risposta per il governo Italiano ed è per questo che abbiamo immaginato di selezionare un numero di opere legate alla pittura tra fine 800 e primi 900 sul tema diffuso del simbolismo, del mistero dentro l'arte, e di farle vedere nei musei italiani" ha detto il sottosegretario alla Cultura, presentando al ministero la mostra itinerante dal titolo "Simbolismo e mistero nella pittura tra 800 e 900", da lui curata con Xenia Filonenko e Oleksandra Varbanets. Tra le opere più significative che verranno esposte la Notte sul Dnipro di Arkhyp Kuindzhi, 1882; Scene di Cairo di Ivan Aïvazovsky, 1881; Satiro di Wilhelm Kotarbinsky e Monaca di Illiia Repin, 1887. Sgarbi ha annunciato di aver individuato una serie di ipotesi che vanno da Torino a Palermo in un percorso che dovrebbe toccare Urbino, Viterbo, Conversano, Ancona e vedere una turnazione delle opere nell'arco di due anni. (ANSA).
   

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