Cultura

L'arte di Faenza riplasmata dall'alluvione in mostra a Bologna

Dal 15 dicembre 'Immanente', oggetti da istituzioni danneggiate

Redazione Ansa

(ANSA) - BOLOGNA, 14 DIC - Inaugura venerdì 15 dicembre nella Sala Urbana delle Collezioni Comunali d'Arte a Palazzo d'Accursio, a Bologna, la mostra 'Immanente. L'arte di Faenza riplasmata dall'acqua', a cura di Matteo Zauli e Eva Degl'Innocenti. Attraverso l'esposizione di oggetti evocativi provenienti da alcune istituzioni culturali di Faenza danneggiate dall'alluvione del 16 maggio, l'iniziativa - promossa da Comune di Bologna, Settore Musei Civici-Musei Civici d'Arte Antica, Comune di Faenza, Unione della Romagna Faentina e Museo Carlo Zauli, in collaborazione con Scuola Comunale di Musica Giuseppe Sarti e Scuola di Disegno, Arti e Mestieri Tommaso Minardi, in programma fino al 4 febbraio - "intende rappresentare la memoria della calamità che ha colpito la popolazione romagnola e, al contempo, testimoniare la rinascita, nuova creazione e creatività che deriva dalla tragedia, in una visione di resilienza e capacità di ricostruzione del territorio". Nella notte del 16 maggio scorso l'alluvione del fiume Lamone ha travolto e coperto di fango buona parte di Faenza, travolgendo l'esistenza di luoghi, cose e persone. Molte istituzioni culturali ne sono state gravemente toccate, tra cui la biblioteca comunale, musei privati, le scuole comunali di musica e di disegno. La mostra vuole essere un'istantanea, un fermo immagine di un evento che, a oltre sei mesi di distanza, stenta a lasciarsi considerare memoria, condizionando ancora profondamente il presente di quel territorio. Gli oggetti esposti testimoniano la creazione e la rinascita dopo l'alluvione. Spiegano il sindaco di Bologna Matteo Lepore e la delegata alla Cultura Elena Di Gioia: "Abbiamo voluto comporre un gesto di responsabilità di come, anche attraverso la cultura, si possa fare sia memoria sia condivisione e comunità. Alla perdita insostituibile e dolorosa di persone con le loro vite e affetti, l'alluvione ha travolto anche luoghi privati, pubblici, di vita, lavoro e anche cultura. L'invito che abbiamo rivolto a Faenza, attraverso i suoi musei e luoghi culturali, compone un tragitto di opere ferite che contengono la traccia istantanea di ciò che è successo e contemporaneamente contengono una spinta alla rinascita". (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it