Cultura

Il Mic avvia il procedimento di esproprio di Villa Verdi

Sangiuliano, "Bene non può rimanere esposto a degrado e incuria"

Redazione Ansa

La tenuta di Giuseppe Verdi a Sant'Agata di Villanova sull'Arda, a lungo residenza del musicista e ora custode di una straordinaria mole di cimeli, dal pianoforte al suo cilindro, fino ai guanti usati una sola volta dal maestro per dirigere la Messa di Requiem per Manzoni, a Milano, verrà presto recuperata, valorizzata e riaperta al pubblico. Il ministero della Cultura ha infatti annunciato che le procedure di espropriazione del complesso di immobili appartenuti al maestro, e che ora rischiano l'abbandono, sono state avviate. Affinché il pubblico ne giunga in possesso "ci vorranno 180 giorni, secondo la procedura prevista dalla legge" ma subito dopo, spiega il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, "creeremo una Fondazione mista tra Regione, ministero della Cultura, comune di Sant'Agata sull'Arda e comune di Busseto per arrivare a fare un percorso verdiano e operare per la valorizzazione" di tutto l'insieme della proprietà che comprenda la Villa, il Parco, il Teatro di Busseto e la casa natale di Verdi.

La villa, dice il ministro, "è un luogo che esprime l'identità della nostra Nazione perché Verdi è stato uno straordinario compositore, noto in tutto il mondo, ma è stato anche un protagonista del Risorgimento". Anche per questa ragione, "questo bene non può rimanere esposto al degrado e all'incuria, ma deve poter costituire il nucleo centrale di un itinerario museale a disposizione del mondo intero". L'operazione di "salvataggio" della casa del musicista è un omaggio alla "Nazione stessa che nasce con la musica di Giuseppe Verdi che, in forza del suo genio, ha saputo dare verità all'antico monito. Fatta l'Italia, gli italiani si sono riconosciuti nella sua partitura. La nostra identità civile di cittadini è nella sua opera immortale" sottolinea anche il sottosegretario alla Cultura Gianmarco Mazzi che saluta con soddisfazione l'avvio della procedura salutata con favore anche il presidente dell'Emilia-Romagna Stefano Bonaccini: "Il restauro e la riapertura su nuove e più solide basi della villa appartenuta al Maestro Verdi saranno un punto di forza per fare conoscere nel mondo l'artista nonché la ricchezza delle terre verdiane, con il monumento a legare le province di Parma e Piacenza".

Nei mesi scorsi per sostenere il progetto di salvaguardia, promozione e valorizzazione di villa Verdi, il Ministero aveva promosso, in collaborazione con teatri lirico-sinfonici, una serie di concerti per sostenere la raccolta di fondi: 14 serate in cartellone nei teatri lirici di Verona, Roma, Torino, Bologna, Venezia, Genova, Cagliari, Palermo, Trieste, Bari, Napoli, Firenze e Milano dedicate tutte al compositore di Busseto.

   

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