Cultura

'Do ut do', la Coscienza attraverso il linguaggio dell'arte

Un progetto per raccolta fondi pro Fondazione Hospice Seragnoli

Redazione Ansa

(ANSA) - BOLOGNA, 25 GEN - Sarà la Coscienza, attraverso il potente linguaggio dell'arte, il tema centrale dell'ottava edizione di 'Do ut do', progetto culturale che unisce arte ed etica, creato a Bologna nel 2011 nel contesto delle attività di raccolta fondi dell'Associazione Amici della Fondazione Hospice Seràgnoli, organizzazione non-profit che opera nel campo dell'assistenza, formazione, ricerca e divulgazione della cultura delle cure palliative.
    Nell'ambito di Art City e in occasione di ArteFiera, dall'1 al 4 febbraio l'evento esplorerà la tematica della Coscienza coinvolgendo 13 artisti che metteranno in mostra 24 opere suddivise in tre sedi espositive: Artefiera, con uno stand curato dall'architetto Mario Cucinella, fondatore e direttore creativo di Mario Cucinella Architects, la Fondazione Massimo e Sonia Cirulli e la Galleria Stefano Forni. Gli artisti coinvolti sono Luigi Ontani, Fabrizio Cotognini, Danijel Zezelj, Maurizio Finotto, Nino Migliori, Terry Pecora, Andrew Holmes Huston, Oliver D'Auria, Rae Martini, Simone Pellegrini, Luca Maria Castelli, il duo Ornaghi & Prestinari e l'emergente Luca Blumer.
    Le opere, dopo Artefiera, entreranno nella grande collezione 'do ut do', per poi essere assegnate a collezionisti o musei.
    Anche quest'anno è prevista una pubblicazione dedicata al tema dell'edizione in corso. Il volume, oltre alle 24 opere, raccoglierà più di 130 contributi di personaggi della contemporaneità che si distinguono nell'ambiente lavorativo e sociale in cui vivono: artisti, curatori, collezionisti, critici d'arte, direttori museali, professori universitari, attori, scrittori e autorità con dettagli, approfondimenti e spunti di riflessione sul tema della coscienza. (ANSA).
   

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