(ANSA) - BOLOGNA, 06 FEB - "Antonio Paolucci era una persona
ironica, di questa mostra avrebbe detto: 'I Preraffaelliti sono
come i Beatles, perché reinventarono quello che già esisteva,
rendendolo un nuovo grande classico'". E' il ricordo che
Gianfranco Brunelli, direttore Grandi Mostre del Museo Civico di
San Domenico di Forlì, ha dedicato allo storico dell'arte
scomparso domenica presentando alla Bit di Milano la mostra
'Preraffaelliti.
Tra gli anni Quaranta dell'Ottocento e gli anni Venti del
Novecento l'arte storica italiana, dal Medioevo al Rinascimento,
ha un forte impatto sulla cultura visiva britannica, in
particolare sui Preraffaelliti, movimento artistico nato
nell'Inghilterra vittoriana di metà Ottocento a opera di alcuni
artisti ribelli - William Holman Hunt, John Everett Millais e
Dante Gabriel Rossetti - che aveva lo scopo di rinnovare la
pittura inglese, considerata in declino a causa delle norme
formali e severe imposte dalla Royal Academy. I Preraffaelliti
attinsero a influenze ed elementi storici, in momenti diversi si
ispirarono all'arte e all'architettura gotica veneziana, a
Cimabue, a Giotto, oltre che a maestri del Rinascimento, come
Botticelli e Michelangelo, rivolgendosi infine all'arte
veneziana del XVI secolo di Veronese e Tiziano. (ANSA).
Preraffaelliti, il Rinascimento moderno in mostra a Forlì
Dal 24 febbraio oltre trecento opere ai Musei San Domenico
