(ANSA) - BOLOGNA, 20 MAR - La Fondazione Cassa di Risparmio
in Bologna, in collaborazione con Genus Bononiae, presenta per
la prima volta al pubblico una mostra con le principali opere
dell'Ottocento bolognese appartenenti alle proprie Collezioni
d'arte e di storia: circa 30 artisti e oltre cento tra dipinti,
disegni, acquerelli, sculture, incisioni e maioliche.
L'esposizione, Da Felice Giani a Luigi Serra, a cura di Angelo
Mazza, è in programma a Palazzo Fava-Palazzo delle Esposizioni
dal 21 marzo al 30 giugno ed è strutturata in sei sezioni
tematiche: il visitatore avrà modo di ammirare opere di Felice
Giani e di Pelagio Palagi, Clemente Albèri e Pietro Fancelli,
Antonio Basoli e Giacomo De Maria, fino a Luigi Busi, Alessandro
Guardassoni, Giovanni Masotti, Luigi Serra e altri.
La mostra inizia nella Sala di Giasone del Piano Nobile di
Palazzo Fava, dove al centro è collocato il grande gesso della
Maddalena penitente (1806-1813 circa) di Antonio Canova: la
sezione presenta dipinti di figura realizzati da artisti attivi
a Bologna a cavallo tra Settecento e Ottocento, al tempo del
crollo dell'Ancien Régime e formatisi all'Accademia Clementina,
fino ad arrivare alle opere dei decenni della Restaurazione e
dell'Italia unita. La Sala Albani propone la produzione della
manifattura Minghetti, a partire dal 1860 circa, mentre nella
Sala di Enea il visitatore incontrerà le opere di Antonio Basoli
(1774-1848), ornatista, scenografo e vedutista, al centro della
vita artistica bolognese nei decenni tra la fine dell'Ancien
Régime, l'età napoleonica e la Restaurazione.
La mostra espone anche un nucleo di modelli in terracotta di
Giacomo De Maria (1762-1838), considerato il punto di contatto
tra la scultura bolognese d'epoca neoclassica e quella
ottocentesca. La pittura di paesaggio, da sempre considerata un
genere minore rispetto a quella di storia e a quella di figura,
è collocata nella Sala Cesi, mentre nella Sala Allievi dei
Carracci sono documentate molte opere acquistate dalla
Fondazione che restituiscono un'immagine precisa della Bologna
ai tempi di Giosuè Carducci, quando la città stava iniziando a
cambiare il suo assetto e a modernizzarsi in seguito
all'introduzione del nuovo piano regolatore. (ANSA).
L'800 bolognese nelle collezioni della Cassa di Risparmio
Da Felice Giani a Luigi Serra, trenta artisti e oltre 100 opere