Cultura

Arte e letteratura raccontano la 'santuzza' di Palermo

Mostra della Fondazione Sicilia sulla patrona

Redazione Ansa

(ANSA) - PALERMO, 22 MAR - L'arte, la letteratura, il cinema, la fotografia: sono tanti i modi e le espressioni con cui viene raccontata la "santuzza". A quattro secoli dal ritrovamento dei suoi resti Palermo si prepara a vivere una grande festa per santa Rosalia. Una parte del programma in onore della patrona sarà impegnata dal progetto "Rosalia400" presentato dalla Fondazione Sicilia: una grande mostra diffusa, visitabile fino al 29 settembre, che occupa tanti spazi di palazzo Branciforte.
    La curatrice Laura Barreca ha riunito varie rappresentazioni.
    Intanto l'esposizione di immagini evocative del festino firmate dai fotoreporter Letizia Battaglia, Melo Minnella, Fabio Sgroi, Sandro Scalia, Fabio Lombardo. Poi un film di Costanza Quatriglio sulla storia di santa Rosalia ("Palermo sospesa"), un documentario di Salvo Cuccia sulla tradizionale "acchianata" al santuario della patrona, un'installazione sonora con un racconto inedito di Dacia Maraini, letto da lei stessa, colta dalla suggestione della grotta di Montepellegrino diventata l'abitazione della "santuzza". La scrittrice ha proposto una riflessione sul rapporto tra la figura della santa, a cui viene attribuita la salvezza della città dalla peste, la pandemia e l'attualità. Nell'allestimento della mostra c'è ancora la narrazione della storia della santa affidata al puparo Mimmo Cuticchio: uno spettacolo con 105 pupi e musiche tradizionali, che sarà rappresentato tre volte.
    Il progetto, che si è avvalso del contributo di studenti dell'Accademia di belle arti di Palermo e Catania e dell'istituto Wojtyla, è sostenuto dal programma europeo "Changes" inserito nel Pnrr 2023-2025.
    Al centro del progetto c'è soprattutto la mostra articolata in tre temi - la santa, il carro, il festino - che da quattro secoli suscitano una sentita tradizione religiosa e devozionale.
    Foto d'autore, manifesti storici, ricostruzioni sull'evoluzione del carro descrivono il contesto sociale, culturale, storico, antropologico del festino. E proprio come un momento di una grande festa, ha spiegato il presidente della Fondazione Sicilia, Raffaele Bonsignore, è stata concepita "Rosalia400". La mostra diventa pure un'occasione per la valorizzazione del patrimonio artistico e culturale della Fondazione. (ANSA).
   

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