Cultura

Arriva la Capitale italiana dell'arte contemporanea

Sangiuliano: "Dobbiamo costruire il passato del futuro"

Redazione Ansa

Un milione di euro per organizzare mostre, festival e rassegne, oltre alla realizzazione e alla riqualificazione di spazi e aree dedicate alla fruizione dell'arte: sono gli obiettivi specifici per la Capitale italiana dell'arte contemporanea, la nuova iniziativa ideata dal Mic che si affianca alle già esistenti Capitale italiana della Cultura e Capitale italiana del Libro. Il nuovo riconoscimento è stato istituito per incoraggiare e sostenere la capacità progettuale e attuativa delle città italiane nel campo della promozione e valorizzazione dell'arte contemporanea, attraverso la realizzazione e la riqualificazione di spazi e aree dedicate alla fruizione, "affinché venga recepito, in maniera sempre più diffusa, il valore della cultura per il processo identitario nazionale, per la coesione e l'inclusione sociale, l'integrazione, la creatività, l'innovazione, la crescita, lo sviluppo economico e il benessere individuale e collettivo". "Dobbiamo costruire il passato del futuro", ha commentato il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano secondo il quale è necessario coltivare "la grandezza del nostro passato, ma allo stesso tempo porsi l'obiettivo di guardare avanti e di dare un momento di espressività anche ai giovani d'oggi, affinché tra 100 anni si possa guardare a quello che è stato fatto nel 2025". "Vogliamo dare il giusto ruolo all'arte contemporanea che sembra sempre la sorella minore dell'arte con la A maiuscola", ha aggiunto la sottosegretaria alla Cultura, Lucia Borgonzoni, sottolineando che "l'arte contemporanea è in fondo l'arte che racconta il nostro passato, va quindi nutrita e aiutata a esprimersi", perché "in futuro anche queste saranno le nostre radici". L'avviso pubblico per il nuovo bando, promosso dalla direzione Creatività Contemporanea del Mic, scadrà il 30 giugno, data entro la quale dovranno essere presentate le candidature che saranno vagliate da una giuria composta da cinque esperti indipendenti che sceglieranno, entro il 15 settembre, fino a cinque città finaliste che verranno quindi invitate ad audizioni pubbliche al termine delle quali, a fine ottobre, la giuria proporrà al ministro della Cultura la candidatura ritenuta più idonea a essere insignita del titolo di Capitale italiana dell'arte contemporanea 2026 e ad accedere al finanziamento di un milione di euro. Che servirà a finanziare progetti culturali che prevedono attività come mostre, festival e rassegne e non solo di quadri o sculture, ma anche - è stato spiegato in occasione della presentazione del bando - eventi culturali contemporanei, ad esempio di danza o cinematografici. Tra gli obiettivi del bando c'è infatti quello di promuovere l'innovazione e l'imprenditorialità nei settori visivi, performativi e creativi anche attraverso la creazione di reti e filiere di settore e di reti tra enti pubblici ed enti privati senza scopo di lucro. Anche con l'intento di "delocalizzare l'idea di arte anche nei siti minori che di minore non hanno niente" ha osservato Borgonzoni.

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