Cultura

Rinascimento e contemporano nella Pinacoteca di C. di Castello

Inaugurato l'allestimento nell'Ala Nuova

Redazione Ansa

(ANSA) - PERUGIA, 01 GIU - Rinascimento e contemporaneità rivivono all'interno di palazzo Vitelli alla Cannoniera di Città di Castello con l'allestimento dell'"Ala Nuova" della Pinacoteca comunale.
    Inaugurate oggi la nuova sala Nuvolo, la sala Bartoccini nella sala delle Vetrate e la "Event room", spazio polifunzionale dedicato alle mostre temporanee e alle installazioni di artisti contemporanei.
    Il museo, seconda galleria dell'Umbria, ospita in un unico percorso nella dimora cinquecentesca opere che spaziano da Raffaello a De Chirico, da Signorelli a Nuvolo. "Se è il maestro Alberto Burri a renderci una città a vocazione contemporanea, ora i contemporanei devono fare la loro parte e sviluppare questo tema attraverso progetti, eventi, reti, che facciamo vivere la temperie artistica del 21/o secolo" sottolinea il Comune.
    È questo l'obiettivo del riallestimento dell'Ala Nuova della Pinacoteca, un progetto dell'amministrazione comunale curato da Archivio Nuvolo per la sala Nuvolo, lo storico dell'arte Lorenzo Fiorucci per la sala Bartoccini e la "Event room", Eleonora Reali per la mostra che ha tenuto a battesimo lo spazio dedicato a undici opere e ceramiche del Lascito Pillitu, mai esposte fuori dallo studio di Palazzo Pierleoni, a Città di Castello, tra cui Michelangelo Pistoletto, Dottori, Schifano, Derigù, le ceramiche di Cagli.
    La Sala Nuvolo a cura dell'Archivio Nuvolo è stata trasferita e riallestita con l'introduzione dell'opera più grande realizzata dall'artista, "Scacco". "L'importante occasione data dall'amministrazione comunale di spostarci in una sala più ampia all'interno del Museo, non poteva essere ignorata - ha commentato Paolo Ascani, in rappresentanza di Archivio Nuvolo - anche in vista degli eventi che ci accompagneranno al 2026, anno del centenario della nascita del Maestro Nuvolo che vedranno Città di Castello al centro delle celebrazioni".
    L'operazione di riallestimento si sviluppa su altre due sale a cura di Lorenzo Fiorucci: la sala dedicata al pistrinese Bruno Bartoccini (1910-2001), scultore tra tradizione e modernità, sarà visibile all'esterno da via della Cannoniera e illuminata in notturna, così da recuperare anche al fine di eventi culturali la bella corte su cui si affaccia. Le sculture rappresentanti figure femminili e maschili e piccoli animali da cortile, donate al Comune dallo stesso artista, sono infatti collocate nella loggia vetrata al pianoterra della Pinacoteca, in un suggestivo dialogo tra interno e esterno.
    Nella sala degli eventi prende avvio la prima mostra temporanea dal titolo "Collezionismo tifernate. Pistoletto, Dottori e gli altri del Lascito Pillitu", a cura di Eleonora Reali, che espone una selezione di ceramiche, dipinti e serigrafie provenienti dallo Studio Meroni Pillitu, donato al Comune nel 2013, offrendo un interessante spaccato dell'arte del Novecento e del peculiare gusto collezionistico di Paola Pillitu, istitutrice del lascito.
    Contestualmente alle nuove Sale, il museo ospita il restauro della Pala di Santa Cecilia a cura di Paolo Pettinari, grazie al supporto di Università telematica E Campus, attraverso Art Bonus, la mostra dei 150 anni di Alice Hallgarten, la mostra Infra formae di Fabio Mariacci ed Elio Mariucci e le installazioni di Vis à vis di Helidon Xhixha. Anche questo progetto è all'insegna della coralità. Amministrazione comunale e curatori ringraziano in primo luogo il gestore del museo la Cooperativa Il Poliedro, Enrico Tancredi, Fabio Galeotti, Elio Mariucci, Fabio Mariacci, Mario e Alban Pauselli.
    Un aspetto qualificante del progetto è la documentazione digitale delle iniziative, alimentando un archivio del Contemporaneo accessibile on-line. (ANSA).
   

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