(ANSA) - NAPOLI, 04 GIU - È l'ultima scoperta nel quartiere
servile della villa di Civita Giuliana, indagata
scientificamente sin dal 2017 quando fu strappata agli scavatori
clandestini grazie a un accordo tra il Parco Archeologico di
Pompei e la Procura della Repubblica di Torre Annunziata: un
ambiente, conservato in maniera eccezionale come gli altri due
scoperti nello stesso settore con i letti degli schiavi, dove è
stato possibile realizzare i calchi di mobili e altri oggetti di
materiali deperibili come legno, tessuti, corde.
La tecnica dei calchi, sperimentata in maniera sistematica
sin dal 1863 con la realizzazione dei primi calchi delle vittime
dell'eruzione del Vesuvio nel 79 d.C., è unica al mondo in
quanto frutto della dinamica specifica dell'evento catastrofico:
persone o oggetti travolti e coperti dalla "corrente
piroclastica", una nube ardente di cenere e gas tossici, sono
rimasti lì per secoli. Ma mentre la cenere si è solidificata,
formando uno strato molto solido noto come "cinerite", si legge
in una nota del Parco di Pompei, il materiale organico quali
corpi umani, animali o oggetti lignei, si sono decomposti,
lasciando un vuoto nel terreno. Questi vuoti possono essere
riempiti di gesso durante lo scavo, per riottenere,
dall'impronta in "negativo", la forma originale. Una tecnica che
ha portato a risultati straordinari nella villa di Civita
Giuliana, dai calchi di due vittime e di un cavallo a quelli dei
letti modesti del quartiere servile.
L'ambiente contiene un letto, ma anche attrezzi di lavoro e
quello che sembra un telaio, forse di un altro letto, smontato:
si riconoscono, inoltre, ceste, una lunga corda, pezzi di legno
e una sega con lama, che sembra non tanto diversa dalle seghe
tradizionali usate fino a poco tempo fa. Individuato persino un
pezzo della corda, sempre come impronta nel sottosuolo, che la
teneva sotto tensione.
L'attuale finanziamento dello scavo volge verso il suo
termine, ma il Parco e la Procura hanno annunciato di voler
proseguire le indagini, attingendo al finanziamento di una
campagna di scavi previsto nella Legge di Bilancio dal Ministro
della Cultura, Gennaro Sangiuliano, che ieri si è recato a
Pompei per un sopralluogo. Anche perché i punti da chiarire a
Civita Giuliana sono ancora tanti, non solo a livello
scientifico, ma anche in termini giuridici. (ANSA).
Nuova scoperta a Pompei, trovati gli attrezzi di un carpentiere
Insieme a Procura, in quartiere servile Villa di Civita Giuliana