Cultura

L'arte durante il fascismo nel nuovo libro di Vittorio Sgarbi

Esce il 2 luglio per La nave di Teseo, il 5 luglio a Milanesiana

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 27 GIU - VITTORIO SGARBI, ARTE E FASCISMO.
    NELL'ARTE NON C'È FASCISMO, NEL FASCISMO NON C'È ARTE (LA NAVE DI TESEO, PP 112 + 32 TAVOLE FOTOGRAFICHE A COLORI, 15 EURO) Vittorio Sgarbi racconta, come mai prima d'ora, l'arte durante il fascismo: vent'anni di grandi maestri e capolavori nascosti che il critico e storico dell'arte recupera dall'oblio distinguendo gli artisti dalla tragica parabola politica che li ha accompagnati. Lo fa nel libro Arte e Fascismo. Nell'arte non c'è fascismo, nel fascismo non c'è arte, che esce il 2 luglio per La nave di Teseo, con la prefazione di Pierluigi Battista e 32 tavole fotografiche a colori.
    "Il Fascismo è l'opposto dell'Arte, ma non c'è Arte che il Fascismo possa limitare. L'artista può fare qualunque cosa gli chieda il potere, ma la sua idea sarà più forte di quel potere" sottolinea. Sgarbi distingue l'espressione artistica dal potere, gli artisti dal regime, e per questo, a fianco di de Chirico, Morandi, Martini, salva dall'oblio Wildt, Guidi, la grande stagione dell'architettura e della grafica, ma anche Depero, il Futurismo e oltre, fino alla rivelazione di due scultori formidabili mai apparsi all'onore della critica.
    Dalla marcia su Roma nell'ottobre 1922 al drammatico epilogo della seconda guerra mondiale nel 1945, che sono stati giudicati dalla storia come il momento più triste del secolo che abbiamo alle spalle, Sgarbi ripercorre quegli stessi anni che nell'arte sono il tempo di 'Valori Plastici', di 'Novecento', del gruppo di artisti che si raccoglie attorno a Margherita Sarfatti. Una tale ricchezza di esperienze, autori, circoli che ha fatto dire a una grande studiosa, Elena Pontiggia, che "gli anni Trenta non sono un decennio, mi fanno pensare a un secolo".
    Il critico e storico dell'arte segue il filo dell'arte in una storia che inizia prima del fascismo, cresce dentro il ventennio e dopo il fascismo viene spazzata via insieme alla naturale condanna del regime.
    Il 5 luglio l'autore sarà ospite della XXV edizione della Milanesiana, ideata e diretta da Elisabetta Sgarbi, per la serata 'Arte e Fascismo. Nell'Arte non c'è Fascismo. Nel Fascismo non c'è Arte' in occasione della quale terrà una lectio all'interno del ciclo 'Rinascimenti e Scoperte', dedicato ai maestri dell'arte, a Montalto delle Marche, in Piazza Umberto I, alle 21.00. (ANSA).
   

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