Cultura

Il Corno d'Africa, il Maxxi L'Aquila apre all'architettura

Riflessione sulla decolonizzazione curata da Andrea Mantovano

Redazione Ansa

(ANSA) - L'AQUILA, 28 GIU - 'Architetture e città nel Corno d'Africa' è la prima mostra del Maxxi L'Aquila interamente dedicata all'architettura, presentata questa mattina alla presenza, tra gli altri, del presidente della Fondazione, Alessandro Giuli. La mostra, a cura del Maxxi Architettura con la curatela di Andrea Mantovano, è una riflessione sul processo di decolonizzazione del patrimonio architettonico in Etiopia, Eritrea e Somalia, attraverso lo sguardo contemporaneo di artisti, architetti e studiosi locali e internazionali.
    "L'intento è esplorare e approfondire le radici di un'identità comune, creando occasioni di confronto e scambio attraverso i linguaggi universali dell'arte e dell'architettura.
    La mostra rappresenta, inoltre, il contributo del Maxxi al rafforzamento delle relazioni culturali nella cornice istituzionale del Piano Mattei", ha spiegato Lorenza Baroncelli, direttrice Maxxi Architettura e Design contemporaneo. "Grazie al coinvolgimento di artisti, architetti e studiosi locali l'esposizione documenta i diversi modi e atteggiamenti che i tre paesi del Corno D'Africa mettono in atto nei confronti dell'heritage italiana".
    L'Etiopia è raccontata dalle immagini del fotografo locale Michael Tsegaye: "Il mio lavoro incoraggia una riflessione sullo sviluppo urbano, collegando esperienza umana e cambiamento fisico e ci invita a riconsiderare le città, non solo come paesaggi in evoluzione, ma come registri viventi di memoria e identità", ha detto Tsegaye.
    La Somalia è documentata dal fotoreporter e giornalista Farah Omar Nur. L'Eritrea è raccontata da Asmara Heritage Project, in particolare dell'ingegnere Medhanie Teklemariam e dal fotografo inglese Edward Denison. Un patrimonio condiviso è anche un omaggio all'eredità dell'attività progettuale italiana, opera di architetti e urbanisti noti e meno noti. Le città di Addis Abeba, Asmara e Mogadiscio sono raccontate da due professionisti italiani: Arturo Mezzedimi e Veglio Bertani. (ANSA).
   

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