Cultura

A Senigallia la mostra "Sguardi Sull'Ottocento"

A Palazzo Baviera 'L'Arte Italiana nelle collezioni marchigiane"

Redazione Ansa

(ANSA) - SENIGALLIA, 02 LUG - Artisti italiani e marchigiani, che hanno caratterizzato l'Ottocento italiano dal Romanticismo alla scoperta del paesaggio dal vero, sono esposti a Palazzo Baviera a Senigallia (Ancona) alla originale e interessante mostra dal titolo "Sguardi sull'Ottocento. Arte Italiana nelle collezioni marchigiane" visitabile fino al 3 novembre. La mostra offre ben 60 dipinti, esposti in quattro sale che restituiscono una meritata eccellenza a pittori riscoperti solo negli ultimi dieci anni. Non si tratta, però e soltanto, "di una mostra sull'Ottocento marchigiano, ma - sottolinea la curatrice Gabriella Mazzocch - di una mostra sulla pittura dell'Ottocento, conservata nei Musei ed in alcune collezioni di privati della Regione". Alcune opere provengono dalla Pinacoteca Civica F. Podesti di Ancona, da Palazzo Mosca - Musei Civici di Pesaro, da Palazzo Buonaccorsi di Macerata, dalla Pinacoteca Civica di Ascoli Piceno e dalla Pinacoteca del Comune di Montefortino, altre da collezioni private e alcune opere vengono esposte per la prima volta in questa occasione. La sequenza dei maestri in esposizione - scrive la curatrice - "traccia un percorso che pone a confronto la nobile produzione della pittura di figura con la rivoluzione della pittura di paesaggio e con i ritratti di stampo macchiaiolo". Esposta anche una tavola, dipinta ad olio, dell'importante pittore di Ancona Francesco Podesti (Ancona 1800-Roma 1895). La tavola è ciò che resta dell'antico palazzo romano: "un modello preparatorio da cavalletto di uno dei celebri affreschi eseguiti dopo il 1836 dallo stesso Podesti". Affresco celebrante "Il Trionfo di Nettuno" che costituiva uno dei riquadri nella volta della Galleria intitolata ad Ercole e Lica. Dove, appunto nell'esedra, era collocato scenograficamente il gruppo scultoreo di Antonio Canova". Si può ammirare anche un quadro di Francesco Paolo Michetti (Tocco a Casauria PE 1851 - Francavilla Mare 1929) che evoca la fraterna e profonda amicizia con Gabriele d'Annunzio, sono due pecore con un ragazzo che sembrano rimandare alla celeberrima poesia "I miei pastori": "Settembre, andiamo. È tempo di migrare. Ora in terra d'Abruzzi i miei pastori lascian gli stazzi e vanno verso il mare..".
    Tra gli artisti di cui si possono ammirare le opere troviamo Gioacchino Toma, Filippo Palizzi, Raffaele Sernesi, Giuseppe De Nittis, Federico Rossano, Ciardi Guglielmo, Beppe ed Emma, Filippo Boni, Barbada Mariotti, Mosè Bianchi, Giuseppe Vaccaj, Giulio Gabrielli, Gualtiero Baynes, Fortunato Duranti, Giacinto Gigante, Vito D'Ancona, Odorardo Borrani, Telemaco Signorini, Domenico Morelli, Silvetro Lega, Giovanni Fattori, Giacomo Favretto, Angelo Morbelli, Giovanni Boldini, Vincenzo Irolli, Nazzareno Orlandi, Ettore Tito, Raffaele Armenise e Domenico Ferri. Tre le sezioni: 'dalla pittura di storia all'Unità', con opere di stampo accademico, come Il Trionfo di Nettuno di Francesco Podesti, fino alla risorgimentale Sedia con bandiera di Gioacchino Toma. 'La poetica del vero' dedicata alla pittura di paesaggio con i dipinti tra gli altri di Filippo Palizzi, Manipolo d'erba fiorita in bocca a un bove e Bovi all'abbeveratoio, eseguiti en plein air, l'inedito Paesaggio marino del macchiaiolo Raffaello Sernesi e molti altri. Infine 'I volti e le persone' dedicata al tema del ritratto e della pittura di figura, come l'inquieto Autoritratto romantico di Fortunato Duranti e i due capolavori di Francesco Podesti quale il magnifico Ritratto dei Fratelli Busca e l'intenso e anticonformista Ritratto di Mariano Ploner. Una presenza importante è quella del napoletano Giacinto Gigante con Fedeli in preghiera nel santuario di San Michele al Gargano. (ANSA).
   

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