Cultura

Le tele di Roberto Ghezzi nel mare dell'arcipelago toscano

'Anadyomene', nasce dall'acqua come Venere il nuovo progetto

Redazione Ansa

(ANSA) - PORTOFERRAIO, 05 LUG - Prende il via nelle acque dell'arcipelago toscano Anadyomene, il nuovo progetto di Roberto Ghezzi, l'artista cortonese famoso per realizzare opere negli ambienti naturali di tutto il mondo. Le sue tele, naturografie, sono create secondo un processo in cui è la natura stessa a lasciare traccia di sé su supporti ecosostenibili collocati nell'ambiente naturale per lunghi periodi. Ghezzi catalizza i processi naturali capaci di sedimentare tracce sulle tele lasciate in natura grazie a un trattamento con materiali ecocompatibili. L'autore sceglie i luoghi idonei per ancorare i supporti, definisce se lasciarli parzialmente emersi o immergerli nelle acque e studia in anticipo i venti, le correnti, le acque e le essenze naturali. Infine, monitora, tornando a visionare più volte lo stato di avanzamento della tela fino a quando non ritiene siano pronte all'esposizione.
    L'artista, che ha lavorato in ogni tipo di contesto paesaggistico, predilige habitat acquatici, ambienti naturalmente predisposti al deposito del sedimento. Il progetto artistico si divide in una prima fase di residenza, che vede l'installazione di 6 tele nelle acque dell'arcipelago toscano e il ritiro dopo un tempo di posa di circa due mesi, e una seconda fase in cui le opere saranno esposte in una mostra itinerante.
    L'artista ha da poco installato 4 delle 6 tele complessive tra il porto dell'isola di Capraia e dell'isola d'Elba, nelle località del laghetto delle Conche nei pressi di Rio Marina, del porticciolo di Mola e delle terme di San Giovanni. L'iniziativa è un progetto del Sistema Museale dell'Arcipelago Toscano e coinvolgerà 9 comuni dislocati su 7 isole, e finanziato dalla Regione Toscana tramite il bando dedicato ai sistemi museali 2024. Il progetto unisce lo sguardo del mito, da cui il titolo prende origine, con un linguaggio contemporaneo, svelandosi in opere che emergeranno dalle acque dell'arcipelago attraverso un processo unico che restituirà l'immagine altrimenti invisibile dei paesaggi subacquei. Il risultato saranno opere in cui la natura manifesta se stessa, innescando un inedito dialogo tra arte, scienza ed ecologia. La mostra, a carattere itinerante, avrà sede in alcune delle realtà museali delle 7 isole e sarà anche l'occasione per coinvolgere le comunità locali con laboratori didattici, percorsi specifici per le scuole, talk e visite guidate. (ANSA).
   

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