Cultura

Alla Mole "Una famiglia per Ancona, donazione Mengoni-Ferretti"

La mostra nel capoluogo dorico fino al 6 gennaio

Redazione Ansa

(ANSA) - ANCONA, 25 LUG - "Una famiglia per Ancona. La donazione Mengoni-Ferretti" è il titolo della mostra, inaugurata il 24 luglio ad Ancona, che racconta, attraverso una selezione di ritratti, vedute e altre opere, in parte donati al Comune di Ancona e in parte provenienti dalle raccolte della Pinacoteca Civica Francesco Podesti, la storia di una delle più importanti famiglie delle Marche, presente nel capoluogo fin dal XIII secolo.
    L'esposizione, che resterà aperta fino al 6 gennaio 2025, è costruita a partire dal lascito di ritratti di membri della famiglia Ferretti donati al Comune nel 2019 dall'ingegner Ottavio Ferretti, e racconta la storia della grande famiglia dorica. Nel XV secolo sono stati committenti di Piero della Francesca, Carlo Crivelli e Andrea Lilli; nel XVI secolo sono protagonisti della storia dell'arte e dell'architettura. Hanno coinvolto artisti del calibro di Antonio da Sangallo e Pellegrino Tibaldi nella realizzazione del grande palazzo sul Colle Guasco oggi sede del Museo Archeologico Nazionale delle Marche.
    Costruita per nuclei cronologici, la mostra mescola le opere della donazione Ferretti-Mengoni con pezzi eccezionali legati alla famiglia e provenienti dai depositi della Pinacoteca Civica 'Francesco Podesti'. Spiccano, tra gli altri, le tele di Andrea Lilli (Veduta di Ancona), il Ritratto del Cardinale Gabriele Ferretti di Francesco Podesti e l'insolito Albero genealogico dei Conti Ferretti, dominato da una bella veduta del porto di Ancona scelta come immagine di copertina. Ma, anche, ritratti di condottieri, capitani di mare, coppie eleganti, dame settecentesche. Un vero tuffo nella storia del costume e della rappresentazione, dominato da un tocco femminile: gran parte dei personaggi ritratti, infatti, sono donne.
    La mostra è a cura di Luigi Gallo, direttore scientifico della Pinacoteca Podesti di Ancona e del Palazzo Ducale di Urbino Direzione regionale Musei nazionali delle Marche e di Luca Baroni, direttore Rete Marche Nord. "La mostra che si apre alla Mole Vanvitelliana - ha sottolineato Gallo - è un importante tassello di un percorso che investe tutta la regione e restituisce ai cittadini e ai visitatori di Ancona lo spaccato di un periodo cruciale della storia del gusto e del collezionismo in città".
    "Una mostra che prende le mosse da un lascito prezioso, che permette non solo di arricchire il patrimonio collettivo con tredici nuove opere ma - ha sottolineato l'assessora alla Cultura del Comune di Ancona Anna Maria Bertini, insieme ai curatori Luigi Gallo e Luca Baroni e da Gabriele Ferretti, unico erede ad Ancona della storica dinastia - ma anche di ricostruire, una parte affascinante della storia di Ancona". E uno dei tasselli di un percorso culturale che vedrà la ripertura della Pinacoteca Podesti il 14 febbraio 2025, il ritorno ad Ancona del Premio Marche, una mostra dedicata all'incisore tedesco Albrecht Durer e la partecipazione di alcune prestigiose pale della Pinacoteca alla mostra per l'apertura dell'anno giubilare a Roma. (ANSA).
   

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