Cultura

La sottile linea d'Umbria, l'arte per valorizzare il territorio

Fino al 6 ottobre. Vari artisti tra cui Canevari e Merz

Redazione Ansa

(ANSA) - TRIESTE, 26 LUG - Enormi pneumatici usati sui quali sono stati intagliati finestroni ricurvi che trasformano la gomma in un piccolo Colosseo, oli esausti utilizzati per "dipingere" tele. Nelle opere di Paolo Canevari la discarica risorge alla vita e lancia un monito al mondo contro il consumismo, l'inquinamento, la finitezza che si intravvede del pianeta. Sono alcuni dei lavori esposti dall'artista romano nell'ambito della rassegna "La sottile linea d'Umbria" che proseguirà fino al 6 ottobre in 13 siti affidati alla Direzione Regionale Musei Umbria, con la Galleria Nazionale dell'Umbria, perché l'arte contemporanea faccia conoscere realtà culturali e promuova il territorio umbro. Se in passato la regione era stata scelta da artisti come Alighiero Boetti, Sol LeWitt, Piero Dorazio, Beverly Pepper, contaminati con artisti umbri come Alberto Burri e Gerardo Dottori, la rassegna di oggi - in cui ciascuna installazione/performance è legata a eventi e iniziative con le realtà locali - ospita, oltre a Canevari che espone nell'Area archeologica di Carsulae di Terni, una mostra di Mario Merz, (Rocca Albornoziana, Spoleto), lavori di Gianni Dessì (Museo archeologico di Perugia), di Marco Tirelli (Tempietto sul Clitunno a Campello sul Clitunno). In Canevari non c'è soltanto la rilettura di un copertone Goodyear ma dello stesso marchio, dove una grande insegna con i tipici caratteri della multinazionale, privata di una "o" diventa un richiamo all'Anno del Signore: "Go dyear". L'urgenza per l'artista non è l'afflato religioso ma la sperimentazione che "faccia pensare, che risvegli le coscienze". (ANSA).
   

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