Cultura

Sangiuliano, 'Appia nell'Unesco solo punto di inizio'

Per il ministro "d'ora in poi il degrado non è più ammesso"

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 31 LUG - Non poteva che essere celebrato sull'Appia Antica, nel quadro suggestivo del mausoleo di Cecilia Metella, l'inserimento della Regina Viarum nel patrimonio Unesco. Qui, seduti tra mura antiche più di duemila anni, rappresentanze regionali e provinciali e decine di sindaci fasciati di tricolore hanno partecipato all'incontro con il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, il sottosegretario Gianmarco Mazzi e le altre istituzioni coinvolte nel percorso di candidatura. E non sono mancate tra il pubblico figure politiche, come l'europarlamentare di Fdi Nicola Procaccini, l'onorevole Fabio Rampelli, il senatore Marco Silvestroni.
    Un raggiungimento che è solo "un punto di inizio, qui iniziamo a lavorare affinché diventi una straordinaria occasione di sviluppo socio-economico", ha detto in apertura Sangiuliano.
    E, ha suggerito a margine, ci sono già piani per le candidature delle ville e casali del Chianti, i teatri delle Marche e il riconoscimento immateriale della cucina italiana.
    Non è poi mancata una risposta sulla questione dei tratti di Appia non inclusi nel riconoscimento Unesco. "Già da settembre lavoreremo affinché questa piccola esclusione sia sanata e questi territori vengano riconosciuti - ha aggiunto Sangiuliano - e poi abbiamo tutelato il nostro primato, se avessimo fatto saltare questa operazione importante dell'Appia, noi non salivamo a 60 ma rimanevamo a 59, la Cina saliva a 59 e noi venivamo equagliati dalla Cina". A lui ha fatto eco il sottosegretario Mazzi, che ha delega all'Unesco: "Come sapete la proposta di candidatura ha riguardato 22 componenti e di queste 19 sono state comprese e momentaneamente 3 sono state rimandati - ha spiegato - ho chiamato personalmente ciascuno dei sindaci di questi territori per comunicare che quelle zone fanno parte a pieno titolo della via Appia" e "abbiamo già avviato con Icomos l'iter per la revisione della decisione".
    Poi è stato il momento dei territori attraversati dall'Appia.
    Tra gli interventi anche quello del presidente della Regione Puglia, in collegamento, che ha scherzato sul fatto che "c'era un tempo in cui chi governava l'Italia aveva una idea delle infrastrutture verso il Mezzogiorno molto più evoluta di quella attuale".
    In chiusura, Sangiuliano ha ribadito che "d'oggi in poi il degrado non è ammesso" e ogni sindaco "è autorizzato a stalkerizzarmi per evitare ci sia degrado e abbandono" sull'Appia. (ANSA).
   

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