Cultura

Palazzo Ducale di Mantova torna a mostrare la sua 'Zoiolera'

La Diocesi ha restituito lo spazio, al via il recupero

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 19 AGO - Il Palazzo Ducale di Mantova ha acquisito dalla Diocesi la Zoiolera, che - una volta realizzati i necessari interventi di restauro e di rifunzionalizzazione - potrà essere accessibile ai visitatori.
    Lo spazio, addossato alla Galleria della Mostra e rivolto verso il campanile della basilica di Santa Barbara, fu voluto nel 1590 circa dal duca Vincenzo I Gonzaga. L'edificio disegnato dall'architetto Bernardino Facciotto, che esternamente è un sobrio parallelepipedo, al suo interno mostra una articolazione spaziale e architettonica particolarmente complessa, destinata a custodire - come indica il nome - gioielli e preziosi.
    Il locale, la cui pianta era pensata di complessa articolazione, con nicchie su una base ottagonale, ebbe poi in aggiunta due "ali" laterali, contenenti ciascuna un vano di pianta ottagonale.
    La Zoiolera veniva così a costituire un evidente parallelo della celebre Tribuna degli Uffizi, in anni in cui le due corti, i Gonzaga di Mantova e i Medici di Firenze, imparentati grazie al matrimonio di Vincenzo con Eleonora de' Medici, gareggiavano in fasto e sperimentazioni.
    Con i Patti Lateranensi, se non prima, la Zoiolera e tutto il patrimonio della basilica palatina furono assegnati alla Santa Sede e quindi al vescovo diocesano, destinando l'edificio a casa del custode di Santa Barbara (1939). Già da alcuni decenni probabilmente il varco d'accesso dalla Galleria della Mostra era stato tamponato e gli interni del piano nobile della Zoiolera furono trasformati, per le nuove funzioni abitative. Nel 2022 la Diocesi di Mantova ha manifestato disponibilità alla cessione a Palazzo Ducale del piano superiore della Zoiolera, al fine di restituire questo importante spazio alla fruizione pubblica di Palazzo Ducale. La procedura ha coinvolto la Soprintendenza di Mantova, il Segretariato Regionale della Lombardia, l'Agenzia del Demanio e la Direzione Generale Musei.
    (ANSA).
   

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