(ANSA) - PALERMO, 23 AGO - Il mare che fu scenario della
Battaglia delle Egadi continua a restituire tesori archeologici.
La campagna di ricerche di agosto ha, infatti, consentito di
recuperare un rostro in bronzo che si trovava su un fondale a
circa 80 metri di profondità. Il reperto è stato recuperato dai
subacquei della "Society for documentation of submerged sites"
(Sdss) con l'ausilio della nave oceanografica da ricerca
"Hercules" che negli anni ha permesso, grazie alle sofisticate
strumentazioni presenti a bordo, l'individuazione e il recupero
di numerosi reperti riguardanti l'importante evento storico del
III secolo a.C.
La battaglia delle Egadi, combattuta a nord-ovest dell'isola
di Levanzo nel 241 avanti Cristo, segnò la fine alla prima
guerra punica.
Il rostro è stato trasferito nel laboratorio di primo
intervento nell'ex Stabilimento Florio di Favignana ed è già al
vaglio degli archeologi della Soprintendenza del Mare della
Regione Siciliana. Le sue caratteristiche sono simili a quelle
degli altri già recuperati nelle precedenti campagne di ricerca:
nella parte anteriore una decorazione a rilievo che raffigura un
elmo del tipo Montefortino con tre piume nella parte superiore,
mentre le numerose concrezioni marine non consentono ancora di
verificare la presenza di iscrizioni.
Le attività di ricerca nel tratto di mare tra Levanzo e
Favignana sono condotte da circa 20 anni da un team formato
dalla Soprintendenza del Mare, dalla statunitense Rpm Nautical
Foundation e dalla Sdss. (ANSA).
Recuperato in mare un rostro della Battaglia delle Egadi
Risale all'evento del III secolo avanti Cristo