Cultura

Dimensionare lo spazio, opere tridimensionali a Milano

La galleria A arte Invernizzi e le nuove percezioni visive

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 13 SET - Luce e dinamismo, sculture che rimodulano l'ambiente, rapporto tra la bidimensionalità della parete e lo sguardo espanso dell'architettura sono concetti alla base del progetto espositivo della galleria A arte Invernizzi di Milano, che apre al pubblico dal 18 settembre al 21 novembre con la mostra 'Dimensionare lo spazio'. Gianni Asdrubali, Nicola Carrino, Gianni Colombo, Lesley Foxcroft, Igino Legnaghi, François Morellet, Arcangelo Sassolino, Mauro Staccioli, David Tremlett, Antonio Trotta, Grazia Varisco e Michel Verjux sono gli artisti che con le loro opere tridimensionali invitano a riflettere su una idea di scultura intesa come rimodulazione dello spazio fisico.
    La mostra, a cura di Lorenzo Madaro, si concentra sulla scultura in grado di generare riflessioni sul rapporto tra forma e spazio e che serve a riconoscere i luoghi, a viverli e a osservarli.
    All'interno di questa connessione tra struttura e ambiente, si estende un dibattito straordinario, anche sul piano teorico.
    L'artista che in Italia ha avuto un ruolo prioritario in quest'ambito è stato Nicola Carrino, da cui è preso in prestito il titolo della mostra e secondo il quale "la scultura è l'operazione del mutare, strumento indispensabile del continuo occupare e dimensionare lo spazio". La scultura pertanto diventa un linguaggio generativo di esperienze, preludio di un'architettura ulteriore rispetto a quella con cui si relaziona. È dunque l'opera stessa che contiene lo spazio, creandolo. In occasione della mostra verrà pubblicato un catalogo bilingue con un testo di Lorenzo Madaro, docente di Storia dell'Arte Contemporanea all'Accademia di Belle Arti di Brera di Milano, e la riproduzione delle opere esposte. (ANSA).
   

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