Cultura

Nuovo sguardo sul Guercino, a Cento opere da luoghi nascosti

I capolavori provengono da chiese e palazzi chiusi per restauro

Redazione Ansa

(ANSA) - FERRARA, 20 SET - "Ovunque si respira Guercino": così si può sintetizzare il resoconto della sosta di Johann Wolfgang von Goethe a Cento, in provincia di Ferrara, città emiliana che ha dato i natali al pittore Giovanni Francesco Barbieri detto il Guercino. Frase che è anche il titolo dell'iniziativa della Regione Emilia-Romagna, avviata due anni fa, di scoperta e valorizzazione di tutti quei luoghi emiliano-romagnoli che conservano le opere del maestro del Barocco, per celebrarlo e indagarlo a fondo.
    Un'intensa attività di ricerca e promozione che ha portato a un altro episodio di questo progetto: la nuova mostra che apre a Cento (Ferrara) sabato 21 settembre negli spazi della chiesa di San Lorenzo con il titolo 'Guercino, un nuovo sguardo. Opere provenienti da Forlì e da altri luoghi nascosti', e che sarà visitabile fino al 31 dicembre 2025.
    Saranno esposte venti grandi opere, la maggior parte inedite pale d'altare, a firma di Guercino e dei suoi allievi, che fino ad oggi erano nascoste all'occhio del pubblico perché custodite in sedi non visitabili. Un percorso tra i capolavori del Guercino e della sua scuola provenienti da vari luoghi chiusi: chiese ancora inagibili a causa del sisma del 2012 e musei in corso di ristrutturazione, che hanno affidato alla città natale dell'artista questi capolavori "invisibili". Partendo dalla generosità del Comune di Forlì, che ha messo a disposizione cinque grandi opere di norma provenienti dal Palazzo del Merenda chiuso per ristrutturazione. (ANSA).
   

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