(di Francesca Pierleoni)
(ANSA) - MILANO, 26 SET - Far utilizzare a studenti delle
accademie d'arte (circa 100 all'anno in vari workshop) e artisti
non solo italiani specializzati in trash art una materioteca
fatta di ritagli di pelle, fili elettrici, bottoni, cerniere, e
altri rifiuti industriali, per trasformarli in quadri, statue,
costumi di scena (oltre 500), complementi d'arredo. E' la
missione da 26 anni di Scart, il laboratorio di comunicazione e
artistico del gruppo Hera (servizi ambientali e idrici) che
negli anni ha fatto decine di mostre itineranti in giro per
l'Italia e progetti per l'evento Ecomondo a Rimini (fra i temi
precedenti Fellini, lo sport, gli animali, la prossima, a
novembre, sarà dedicata alla Vespa con sculture degli scooter
1:1) ed ha collaborato con artisti come Fiorello, Andrea
Bocelli, Luca Tommassini (da X factor al concerto di Laura
Pausini e Biagio Antonacci).
Una collezione che comprende quadri creati ad hoc come quelli
de Il duomo di Milano (realizzato da Maryam Ghanbarian
dell'Accademia delle Belle Arti di Firenze, interamente con
packaging e scarti di prodotti cosmetici) e i ritratti di due
icone milanesi come Giorgio Armani o Carla Fracci, in una
galleria nella quale troviamo fra gli altri anche Marcello
Mastroianni, Brigitte Bardot, Taylor Swift e la guru del design
Rossana Orlandi, che finora aveva tenuto il quadro nella sua
galleria. "Il progetto è nato 26 anni fa, nei quali abbiamo
creato oltre 1000 pezzi - spiega all'ANSA Maurizio Giani,
direttore marketing e sviluppo iniziative di Herambiente -. Le
opere sono create da studenti delle Accademie d'arte che vengono
da noi, dove attingono alla nostra materioteca e hanno anche la
possibilità di accedere alla zona di scarico dei rifiuti
industriali. Si ritrovano così davanti materia e colore
estremamente eterogenei e li usano come una tavolozza". Il
"nostro obiettivo è mostrare come dando una seconda vita a
questi scarti si possa creare la bellezza". Tra le
collaborazioni di Scart c'è la partnership dal 2012 per
realizzare arredi e costumi di scena con il teatro del Silenzio
di Bocelli a Lajatico, "ma anche alcuni costumi per Luca
Tommassini quando era coreografo a X Factor o ad esempio, per il
concerto di Laura Pausini e Biagio Antonacci; Ci vuole un fiore
su Rai 1 con Gabbani e abbiamo realizzato il mantello di fiori
con cui Fiorello ha aperto Sanremo nel 2021. Poi lui ci ha anche
invitato a Viva Rai2". (ANSA).
L'arte di Scart, da Fiorello alla Milano Beauty Week
In mostra 17 opere, dal Duomo di Milano a Taylor Swift