Cultura

Nuova copertura della Domus dei Mosaici al sito di Claterna

Inaugurazione dopo il danneggiamento per l'alluvione

Redazione Ansa

(ANSA) - BOLOGNA, 27 SET - L'inaugurazione di una nuova copertura della Domus dei Mosaici, gravemente danneggiata durante l'alluvione del 2023, tra gli interventi strutturali necessari per il proseguimento delle attività archeologiche e per la fruizione del sito archeologico di Claterna ad Ozzano dell'Emilia (Bologna).
    Gli interventi, presentati con il Sottosegretario alla Cultura Lucia Borgonzoni, hanno ottenuto un finanziamento di 581. 000 euro interamente erogato dal Ministero della Cultura, con lo scopo principale della generale riqualificazione dell'area attraverso il restauro dei manufatti e la sostituzione delle attuali strutture di copertura, gravemente danneggiate.
    In particolare le nuove strutture di copertura rappresentano un primo sistema di protezione e recupero del sito, potenzialmente replicabile grazie alle sue caratteristiche di spiccata modularità e flessibilità. Visti i frequenti episodi di danneggiamento accaduti di recente in occasione di intensi eventi meteo, questo intervento ha assunto in prima istanza un carattere di assoluta urgenza e priorità. Oltre alla realizzazione della Nuova copertura, il Ministero della Cultura ha presentato alla stampa anche l'avvio di altre attività, come il proseguimento dello scavo del teatro, attività di studio e catalogazione.
    La cosiddetta "Domus dei mosaici" di Claterna è un edificio residenziale di livello sociale alto, ubicato nella zona meridionale della città romana, a Sud della via Emilia, all'interno dell'area di proprietà demaniale. La Domus, al momento, è stata solo parzialmente scavata: doveva avere una superficie di circa 1700 mq e ne sono visibili circa 450 mq. Gli scavi archeologici e lo studio dei materiali recuperati hanno permesso di riconoscere due fasi costruttive principali: la Domus viene costruita tra II e I secolo a.C., nella prima età repubblicana; poi tra I e II secolo d.C., nella piena età imperiale, la casa è oggetto di attività di ristrutturazioni, rinforzi dei muri, modifiche stilistiche alle decorazioni; alla fine del II secolo d.C. la Domus viene abbandonata e i materiali da costruzione vengono mano a mano asportati per essere riutilizzati in altri edifici. (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it