Cultura

Pienza scopre e si ricompra opera di Pietro Lorenzetti

Blitz a mercato antiquario per S.Luca di Polittico Monticchiello

Redazione Ansa

(ANSA) - PIENZA (SIENA), 06 OTT - Blitz sul mercato antiquario del Comune di Pienza che grazie a due sponsor privati compra e riporta nella città rinascimentale di Papa Pio II un'opera svanita da quasi un secolo, il 'San Luca' di Pietro Lorenzetti (1280/85-1348), piccola tavola triangolare a fondo oro attribuita allo smembramento del Polittico di Monticchiello, una pala d'altare le cui sorti sono incerte da due secoli, dalle soppressioni napoleoniche degli enti religiosi. Il Comune ha acquisito il dipinto, raffigurante l'evangelista Luca a mezzo busto, identificato come una delle cuspidi del Polittico di un giovane Pietro Lorenzetti, nel secondo decennio del '300, per la chiesa di San Leonardo di Monticchiello, frazione di Pienza. Se ne erano perse le tracce da quasi un secolo quando appartenne a Raimond van Marle (1887-1936), storico dell'arte olandese che visse a Perugia. Il rientro a casa - nel Museo Diocesano di Palazzo Borgia -, vicino alla Madonna col Bambino che faceva parte di quella stessa antica pala d'altare avverrà presto. Il sindaco Manolo Garosi commenta: "Non è solo un'opera d'arte, di straordinario valore a rientrare nel nostro patrimonio, ma è un pezzo importante della nostra storia e cultura". "Torna dopo oltre 200 anni (probabilmente il polittico venne smembrato e parzialmente sottratto dalle truppe napoleoniche) una parte dell'opera di Pietro Lorenzetti - dice Giampietro Colombini, presidente della Fondazione San Carlo Borromeo, sull'operazione, presentata alla Biennale dell'Antiquariato di Palazzo Corsini di Firenze - La comunità gioisce per un risultato insperato raggiunto grazie alla collaborazione di enti pubblici e privati". L'acquisto è stato fatto con bando di sponsorizzazione superiore ai 120.000 euro e con intervento di due sponsor, Distribuzione Italia e Fabbrica - Pienza. L'opera è stata acquistata da una galleria di via Maggio a Firenze. Ad individuarla e a segnalarla al Comune è stato il professor Gabriele Fattorini, direttore del Museo Diocesano pientino, docente all'Università di Firenze: "E' una deliziosa opera della fase giovanile - spiega - e più sperimentale, del grande pittore senese". Prezioso il contributo della storica dell'arte Machtelt Brüggen Israëls, docente all'ateneo di Amsterdam che per prima ha proposto una ricostruzione del Polittico. La tavola "accresce gli elementi noti del Polittico di Monticchiello di cui era parte - afferma la studiosa - La sua ricostruzione è un giallo che spazia dal territorio pientino nel 1315 alla Pisa dell''800, ricca di collezionisti e restauratori per concludersi, per il momento, a Firenze". Della pala smembrata si sa che via da Pienza ci sono, quanto meno, un terzetto di Santi al Museo Horne di Firenze, una Sant'Agata nel Musée de Tessé di Le Mans, in Francia, mentre un'altra cuspide nota appartenne allo storico dell'arte Bernard Berenson e è a Villa I Tatti, sua residenza a Firenze oggi di proprietà dell'Università di Harvard. (ANSA).
   

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