(ANSA) - SALERNO, 09 OTT - Digitalizzare il bene storico
artistico: nasce il progetto Apollo 4.0 al Museo Archeologico
Provinciale di Salerno.
"La Fondazione - spiega Antonia Autuori, presidente di
Fondazione della Comunità Salernitana Ets promotrice del
progetto, finanziato dall'Unione Europea attraverso il Ministero
della Cultura tramite Invitalia, con il patrocinio della
Provincia di Salerno e dell'Università degli Studi di Salerno -
dedica gran parte delle energie nella diffusione della cultura a
sostegno del patrimonio artistico della provincia di Salerno.
Abbiamo pensato, stavolta, a uno dei simboli, tra i più
affascinanti che caratterizza la città, attualizzandone la
memoria storica perché non venga trascurata anche giocando con
l'immaginazione".
Non si tratta solo di digitalizzare, ma di scolpire in 3D la
testa di Apollo, fino a "trasformare" il contenuto storico,
artistico, culturale e territoriale in un prodotto digitale
innovativo, attraverso uno scanner a luce strutturata o a
triangolazione che restituisce un modello tridimensionale
accurato dell'opera. Successivamente, grazie alla collaborazione
di Alessandro Faiella, 3D artist, il modello è stato rielaborato
con software di modellazione 3D e, una volta ottimizzato per la
stampa, è stato realizzato mediante un processo di deposizione a
caldo del materiale plastico, strato dopo strato, in modo da
ottenere una fedele riproduzione fisica del manufatto attraverso
apposite stampanti 3D. Lo studio della testa è servito anche ad
"animare e dare voce" ad Apollo, che racconterà la sua storia
attraverso l'installazione di un totem permanente. In
concomitanza con lo studio digitale della testa, è stata
condotta anche un'accurata indagine storica dall'esperto,
Michele Citro, direttore artistico del progetto. Avvalendosi di
ricerche bibliografiche, Citro ha ipotizzato e ricostruito la
storia della testa, dal naufragio della nave che la trasportava
fino al suo ritrovamento nelle acque del golfo di Salerno.
Questa ricostruzione storica sarà presentata tramite un
video-mapping proiettato nella sala espositiva in cui è
conservata la testa, ricostruendo la storia del reperto in modo
coinvolgente anche ai non appassionati. Importante sarà il
coinvolgimento delle scuole del territorio. La sala immersiva
racconterà ai visitatori una vicenda straordinaria e restituirà
a tutti, non solo agli specialisti del settore, un pezzo
importante della storia archeologica del nostro territorio.
All'interno dell'area museale sarà posizionata anche una
stampante 3D, che permetterà agli studenti e a tutti gli
interessati di osservare da vicino e comprendere come si
realizza un modello tridimensionale. L'allestimento sarà
permanentemente disponibile al Museo Archeologico Provinciale di
Salerno. (ANSA).
Digitalizzata la testa bronzea di Apollo e scolpita in 3D
Il progetto del Museo Archeologico Provinciale di Salerno