Cultura

Le Gallerie d'Italia festeggiano 25 anni con Gli angeli ribelli

A Vicenza fino al 9 febbraio mostra dedicata a Francesco Bertos

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 10 OTT - Le Gallerie d'Italia di Vicenza festeggiano i loro primi 25 anni con una mostra dedicata allo scultore Francesco Bertos, in particolare incentrata sulla sua immaginifica e ardita scultura 'La caduta degli angeli ribelli', di cui da poco è stata accertata l'attribuzione, che fa parte della collezione di Intesa Sanpaolo.
    Artista dalle abilità al limite dell'umano (tanto da sollevare i dubbi della Sacra Inquisizione sulle sue capacità scultoree), Bertos ha conosciuto grande fama nella prima metà del Settecento: lo testimonia la provenienza delle quaranta opere in mostra nell'esposizione 'La caduta degli angeli ribelli Francesco Bertos' in programma fino al 9 febbraio, arrivate fra l'altro dal Musée national des châteaux de Versailles et de Trianon di Versailles, da Ca' Rezzonico e Museo Correr di Venezia, dal Museo Arqueologico Nacional di Madrid e ancora da Palazzo Madama e Palazzo Reale di Torino. Ma il percorso include anche opere mai esposte in arrivo dai depositi della Soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio per la Città metropolitana di Milano.dai depositi della Soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio per la Città metropolitana di Milano.
    Le sue sculture in marmo e bronzo spesso rappresentato soggetti allegorici bizzarri, coppie in volo o complesse strutture piramidali. Sono sessanta in La caduta degli angeli ribelli, dove il bene, guidato dall'arcangelo Michele, combatte il male guidato da Satana.
    L'opera, che è nella collezione permanente delle Gallerie, è protagonista in una sala con accanto riproduzioni tattili, un video immersivo, un altro con l'intervista a Monica De Vicenti, curatrice della mostra insieme a Fernando Mazzocca, tradotto nella lingua dei segni per offrire una visita il più possibile inclusiva. Accanto alle sculture di Bertos i ritratti dei suoi committenti, i lavori di suoi contemporanei, come Tiepolo.
    "Grazie ai rigorosi approfondimenti dei curatori e alla presenza di preziosi prestiti, che attestano la credibilità del nostro impegno - ha spiegato Michele Coppola, Executive Director Arte Cultura e Beni Storici Intesa Sanpaolo -, la mostra permette la riscoperta del grande maestro veneto, offrendo alla città nuovi contributi di conoscenza e bellezza". (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it