Cultura

A Pesaro la mostra "Vertigini all'imbrunire" di Di Carlo

L' inaugurazione il 2 novembre ai Musei Civici di Palazzo Mosca

Redazione Ansa

(ANSA) - PESARO, 18 OTT - La mostra personale di Claudio Di Carlo "Vertigini all'imbrunire" arriva ai Musei Civici di Pesaro. Curata da Lorenzo Canova e Francesca Pietracci, la mostra è promossa dal comune di Pesaro e dalla Fondazione Pescheria - Centro Arti Visive, in collaborazione con Pesaro Musei. La mostra, che rientra nel programma di Pesaro capitale italiana della cultura 2023, sarà inaugurata sabato 2 novembre alle ore 18.00 nella Project Room di Palazzo Mosca - Musei Civici. Di Carlo con "Vertigini all'imbrunire" vuole proporre una sintesi del suo racconto pittorico e della produzione realizzata dal 2007 al 2024, segnata dalla sua vita e dal suo lavoro tra Amburgo, Pescara e Roma e dalla presenza di donne e uomini, con corpi e dettagli immersi in un'atmosfera indefinita.
    La mostra vuole essere un vero e proprio percorso, che inizierà con l'opera dedicata a Rossini che l'artista donò a Pesaro nel 2018 e che si intitola "Già la luna è in mezzo al mare", da lì partirà il viaggio verso le altre nove opere realizzate ad olio e foglia d'oro su tela dal 2007 al 2024. La mostra è come se fosse suddivisa in capitoli della capitoli del suo racconto pittorico, scanditi dalla presenza di donne e di uomini, di corpi, di dettagli e situazioni catturate dai media o provenienti da sue foto, in ogni caso sempre rielaborati e dipinti. Tutto è accomunato da un'atmosfera indefinita che si crea all'imbrunire e che procura una sorta di vertigine, stupore e spaesamento, così come le scene improbabili che Di Carlo ricostruisce e che si trovano in bilico tra realtà e finzione.
    All'interno di ogni opera vi è una metafora da scoprire a vari livelli. L'artista attraverso la mostra affronta varie tematiche, da quelle politiche a quelle sociali, psicologiche ed emotive, suscitando piacere o allarme, con realismo e raffinatezza, in chi le osserva.
    Tra quadri attraversati da un misterioso eros, le figure dipinte nel 2007 coincidono con quelle del 2024, entrando in contrasto diretto con la miseria del mondo e la banalità del quotidiano.
    La qualità della definizione iconica è intensa, permettendo così di costruire, con meccanismi ambigui, una sorta di unione tra luoghi e momenti all'interno dello spazio pittorico, di osservare storie silenziose che raccontano affascinanti enigmi o di scoprire narrazioni indecifrabili nascoste nel flusso della pittura originale.
    Una mostra che ripercorre a pieno la figura dell'artista, originario di Pescara, e della sua vita (dalla natura poliedrica). Di Carlo ha sempre posto il proprio sguardo sulle forme dello sconfinamento: è un artista proteiforme che ha attraversato la pluralità delle esperienze contro culturali e artistiche degli anni '70 e '80. Cresciuto nell'humus dell'anarchismo etico-politico, si è occupato di musica underground e di teatro di ricerca. Ha fatto dell'arte, in ogni sua forma, dalla pittorica alla musicale fino a quella aggregativa, la sua vita, facendo nascere così nella sua persona un crescente sentimento di vocazioni plurime libera da vincoli o dettami opprimenti della società di oggi. Di Carlo incarna la personalità multi-identitaria e nomade del mondo post-moderno, radicata tra frontiere sensoriali di linguaggi somatici ed esperienziali. Un continuo lavoro di "ricombinazione", il suo, che ha sempre solcato le forme estetiche della vita quotidiana, le culture spettacolari dei consumi diffusi, per approdare alla concentrazione e al contenimento di una forma, all'integrità di una specifica esperienza sensibile. La sua è una pittura postmoderna ma realizzata comunque attraverso un lento costruire ed il fare e disfare delle forme, dei toni, dei timbri e delle luci. Le sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private in tutto il mondo e diversi critici seguono ormai il suo lavoro. La mostra di "Vertigini all'imbrunire" vuole quindi raccontare proprio questo, la sua vita, il suo racconto, la sua persona, la sua arte. (ANSA).
   

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