Cultura

Oro, platino e argento nel capolavoro Le tre età di Klimt

Scoperta dei ricercatori. Tela della Gnam sarà esposta a Perugia

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 18 OTT - Il dipinto Le tre età di Gustav Klimt è un capolavoro prezioso in tutti i sensi. Per la sua opera il maestro austriaco ha utilizzato oro, platino e argento sia negli sfondi sia per ornare le figure femminili. Lo hanno scoperto i ricercatori del Cnr e del Centro Centro di Eccellenza Smaart dell' Università di Perugia durante le analisi condotte sulla base di un accordo tra la Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea di Roma e la Galleria Nazionale dell'Umbria. Le tre età, appartenente alle collezioni della GNAM, è stato esposto nel museo perugino nell'estate 2024 con un successo di pubblico di oltre 62.000 visitatori in tre mesi. Il capolavoro di Klimt tornerà in esposizione alla Gnu dal 26 ottobre in occasione della mostra 'L'età dell'oro. I capolavori dorati della Galleria Nazionale dell'Umbria incontrano l'Arte Contemporanea'' in programma fino al 19 gennaio 2025.
    Le indagini diagnostiche - è stato spiegato - erano state avviate per chiarire alcune questioni emerse durante lo studio dei documenti e della letteratura artistica sulla tela dell' artista, e in particolare, per verificare le modalità e l'estensione dell'uso di materiali preziosi. ''L'uso esteso di metalli preziosi - è spiegato in una nota - dimostra come il quadro possa davvero considerarsi un 'gioiello' nel quale Klimt ha cercato di ottenere quella brillantezza che ancora oggi rende l'opera uno dei suoi capolavori più apprezzati''. I risultati preliminari hanno confermato la presenza diffusa di lamine e polveri metalliche dai toni iridescenti con cui l'artista ha creato effetti cangianti della superficie. ''Le mappe elementari XRF evidenziano l'impiego di oro (Au), platino (Pt) e argento (Ag). Inoltre, la cromia dei capelli della giovane donna vede l'impiego combinato di ossido di ferro, tipicamente presente nei pigmenti a base di ocre, e l'oro per ottenere tonalità più calde del colore''. i due musei nazionali hanno chiamato a collaborare un team di ricercatori degli Istituti di Scienze e Tecnologie Chimiche "G.Natta" (CNR-SCITEC) e di Scienze del Patrimonio Culturale (CNR-ISPC) del CNR e del Centro di Eccellenza SMAArt (Scientific Methodologies applied to Archaeology and Art) dell' Università di Perugia con il coordinamento dell' Ufficio Diagnostica e Restauro della Galleria Nazionale dell'Umbria. Il lavoro si è svolto con tecniche di imaging iperspettrale nel visibile e vicino infrarosso (Vis-NIR) e di fluorescenza a raggi X a scansione (MA-XRF) mirate alla identificazione e alla mappatura dei pigmenti e metalli sulla tela, in particolare sulle campiture dorate ed argentate. ''A tutt'oggi - è stato fatto notare - sono pochi i lavori in letteratura che riportano informazioni in merito al tipo di metalli preziosi e non, che Klimt ha impiegato nel suo periodo aureo''.
    L'accordo di collaborazione siglato tra le due istituzioni dimostra quanto sia importante lavorare in team intrecciando i percorsi della ricerca scientifica, storica e artistica per ottenere risultati importanti, ha osservato Cristina Mazzantini, direttrice della Gnam, sottolineando che ''il prestito di 'Le Tre età' alla Gnu ha scritto un altro affascinante capitolo della sua storia''. Per Costantino D'Orazio, direttore del museo di Perugia, la scoperta ''conferma la necessità di promuovere attività di ricerca sul patrimonio custodito nei nostri musei e indica un metodo virtuoso di collaborazione tra le istituzioni, chiamate a condividere con il pubblico i risultati delle indagini''. (ANSA).
   

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